Keheram è un “non luogo”, senza tempo, in cui Fantasia e Realtà si incontrano per restaurare l’antico “Regno della Creatività”. È qui che i sogni possono diventare realtà e la fantasia, da semplice astrazione, assumere forma e materia.

Keheram è il Regno della Creatività che offre nuovi paradigmi per riscoprire sé stessi e la fede attraverso percorsi creativi.

Popolato di personaggi leggendari, sfide epiche, mostri, eroi e mondi immaginari, il genere fantasy è nato con l’uomo, ma si è sviluppato come forma letteraria tra il XIX e il XX secolo, conquistando presto anche tutti gli altri media, a partire dalla radio, il cinema, la televisione e internet. Declinato in numerosi formati come fumetti, librogame, giochi di società e videogiochi, questo genere ha trovato degna espressione nell’arte della musica e nelle arti figurative, soprattutto dell’illustrazione legata al mercato editoriale e delle moderne e cosiddette “action figure” stampate in 3D, che completano le collezioni degli appassionati di giochi da tavolo e giochi di ruolo di tutto il mondo.

Spesso considerato semplice intrattenimento, il fantasy in realtà custodisce semi di verità universali. Attraverso simboli, allegorie e narrazioni avventurose, riesce a toccare gli interrogativi più profondi dell’essere umano: la speranza e la disperazione, la sete di verità, la tensione verso il bene. In questo non fa eccezione “Le Cronache di Keheram”, trilogia fantasy che, con il primo volume “Lo Gnomo di Terracotta” in uscita questi giorni, offre ai lettori punti di vista sorprendentemente in sintonia con la fede cattolica. La storia è racchiusa in tre volumi e narra dell’eterna lotta tra il bene e il male. Ci fa entrare in una dimensione che ricalca i modelli letterari classici del genere fantasy, già tracciati da autori cristiani come George MacDonald, J.R.R. Tolkien, C.S.Lewis ed altri, ma che trae ispirazione anche da archetipi folcloristici di origini ben più remote. Pur non nascendo come opera a tema religioso, i suoi personaggi e le loro vicende diventano specchio di un cammino spirituale radicato nel Vangelo.

Tuttavia “Le Cronache di Keheram – Lo Gnomo di Terracotta” non è solo la prima parte di una promettente trilogia fantasy, è il portale di accesso a quel “Regno della Creatività” che è un intero universo narrativo in continua evoluzione, tra libri, giochi, arte e formazione nel quale intraprendere un viaggio allegorico alla ricerca del vero Tesoro della Fede. In questa direzione, “Le Cronache di Keheram” rappresentano molto più che una trilogia. È il fondamento di un progetto creativo integrato che, attraverso diversi linguaggi artistici, intreccia narrazione, azione, arte e manualità, ed offre al lettore la possibilità di vivere la stessa storia da prospettive sempre diverse, fino a farne esperienza diretta e lo invita a intraprendere un vero e proprio cammino di fede allegorico: ricostruire il “Regno della Creatività” e trovare il vero Tesoro. Un “invito” a costruire un Mondo Nuovo, quindi, unendo fede e creatività, come in un affascinante pellegrinaggio creativo.

La lettura stimola l’immaginazione, i giochi sviluppano il senso di comunità e la manipolazione dell’argilla richiama un’arte antica, simbolo stesso dell’uomo plasmato e riplasmato dalle mani di Dio. Un progetto ambizioso dunque che unisce letteratura, arte figurativa, gioco e formazione per creare un’esperienza unica, profonda e, osiamo dire, spirituale.

Autore: Nicola Caraccia

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