Periodico di informazione religiosa

Domenica della gioia

by | 16 Dic 2023 | Liturgia

Nei giorni della novena del Natale celebriamo la terza domenica d’Avvento, chiamata “domenica della gioia”. Lo è perché ormai mancano pochi giorni al Natale, ed è un po’ come trovarsi in quell’ora della notte in cui ormai si prepara a spuntare l’alba e già il buio sembra retrocedere sulla spinta di una pallida luce che man mano sale dall’orizzonte. I fantasmi della notte, delle nostre paure, delle nostre disperazioni, si dissolvono man mano che cresce questa luce. C’è gioia perché è la fine di tutti quegli incubi che tengono in ostaggio l’umanità. C’è una strana sentinella che annuncia il giorno imminente, e il Vangelo di questa domenica lo addita in un personaggio senza molti fronzoli, rude e sincero: Giovanni Battista. Il Vangelo dice di lui che “non era lui la luce, ma doveva rendere testimonianza alla luce”, e proprio per questo motivo il più grande miracolo che Giovanni compie è non occupare il posto di Cristo. È questa infatti la più grande tentazione che tutti corriamo: metterci al posto di Cristo. Ma noi non siamo il dio di nessuno, non abbiamo il potere di salvare la vita a nessuno, di riempirla di significato, di perdonare in maniera radicale, di redimerla in maniera totale. Noi siamo solo segno, solo testimonianza di Lui. Se comprendessimo questo smetteremmo di giocare a fare dio con i nostri figli, i nostri amici, le persone che amiamo, quelle che ci sono affidate. Se comprendessimo questo capiremmo che la più grande lealtà che possiamo compiere nella vita è ricordarci di essere solo delle creature chiamate a dare testimonianza della luce ma con la profonda consapevolezza di non esserlo. «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».

Come Giovanni dovremmo imparare ad essere solo “voce” e diventare così una bussola nel buio degli altri. Infatti se qualcuno è in un luogo oscuro e non ha nessuna luce che lo guidi, solo la voce di qualcun altro può indicargli che direzione prendere. Ecco, noi siamo questo: voce nel buio. Gesù è invece “la stella radiosa del mattino”, e tra pochi giorni spunterà nel cuore della notte.

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