Periodico di informazione religiosa

LA SFIDA DELLA CONSERVAZIONE SENZA RINUNCIARE ALLO SVILUPPO

by | 28 Mar 2023 | Ecologia

La sfida della conservazione, passa dall’’importanza del ruolo delle api per la tutela ambientale e la biodiversità. Questo super organismo in 100 milioni di anni ha sempre trovato il modo di adattarsi alle circostanze ambientali cosa che oggi sembra non essere più in grado di fare per cui rischia di soccombere. Il compito cruciale di questi piccoli insetti è quello dell’impollinazione garantendo il 75 per cento delle specie vegetali spontanee e coltivate. Purtroppo dal 2006 le morie anomale di api si ripresentano ad ogni stagione e dipendono da molteplici cause.

Le api oggi in molti luoghi soffrono la fame, può sembrare demagogico ma c’è da fare una battaglia dei fiori. Sia le amministrazioni comunali, istituti, università  che i singoli cittadini possono aiutarle piantando nelle aiuole o nei balconi, fiori che esse prediligono ad esempio piante officinali e aromatiche tra cui rosmarino, lavanda, calendula ed in particolare il timo la preferita delle api in tutto il bacino del Mediterraneo.

Una delle maggiori minacce per le api è rappresentato dai pesticidi usati soprattutto in agricoltura. E’ auspicabile quindi comprendere l’importanza di un ritorno a modelli agricoli sostenibili, e stili di vita che riducono l’impatto sull’ambiente, sulla salute umana e sulle api stesse le quali garantiscono a loro volta con la loro azione, la fecondità dei raccolti e gli equilibri ecosistemici.

Le api sono tra l’altro biondicatori, cioè organismi in grado di rilevare i cambiamenti nell’ambiente causati dagli inquinanti, grazie al loro corpo ricoperto di peli. Bandiera della protezione dell’ambiente, questo insetto è oggi una questione sociale, economica e politica.

Le nuove generazioni devono essere sensibilizzate riguardo il ruolo cardine delle api per la vita e la conservazione sul nostro pianeta e sull’importanza di ristabilire un contatto con la natura. Infatti possiamo dire che si è affermata una visione antropocentrica della vita sulla terra crediamo cioè di essere superiori rispetto alla natura e agli altri organismi viventi e questo giustifica il fatto di poterla sfruttare senza fine, pur essendo le sue risorse limitate, ci siamo quindi trasformati in sfruttatori invece che custodi della bellezza e della vita sul nostro pianeta.

L’invito a prenderci cura della nostra casa comune è stato fatto con la Lettera  Enciclica “ LAUDATO SI’ del Santo Padre Papa Francesco, il quale con la stessa oltre ad invitarci, ci esorta  a riflettere  a ciò che stiamo facendo e sta accadendo alla nostra cara terra. Nella Laudato si al numero 207, il Santo Padre afferma che

La Carta della Terra ci chiamava tutti a lasciarci alle spalle una fase di autodistruzione e a cominciare di nuovo, ma non abbiamo ancora sviluppato una coscienza universale che lo renda possibile. Per questo oso proporre nuovamente quella preziosa sfida: < Come mai prima d’ora nella storia, il destino comune ci obbliga a cercare un nuovo inizio[…]. Possa la nostra epoca essere ricordata per il risveglio di una nuova riverenza per la vita, per la risolutezza nel raggiungere la sostenibilità, per l’accelerazione della lotta alla giustizia e la pace, e per la gioiosa celebrazione della vita>.

Per l’uomo le api sono un esempio da seguire perché silenziosamente si prendono cura della conservazione della nostra amata terra con il grande lavoro che svolgono gratuitamente che è quello dell’impollinazione e poi per il loro modo di vivere basato sulla cooperazione e soprattutto sul bene comune.

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