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A Smirne, un accordo con il Patriarca Bartolomeo per la chiesa francescana di Santa Maria

by | 8 Apr 2023 | Vita ecclesiale

A Smirne, terza città più grande della Turchia, un accordo con il Patriarca Ecumenico Bartolomeo per l’uso della chiesa francescana di Santa Maria.

Il Patriarca ha infatti ricevuto nella sede del patriarcato greco-ortodosso del Fanar, a Istanbul, fr. Massimo Fusarelli, Ministro Generale dell’Ordine dei frati minori dal 2021, che il 2 luglio 2020 era stato eletto Ministro provinciale della Provincia di san Bonaventura dei Frati minori di Lazio e Abruzzo.

Insieme hanno firmato un accordo per l’utilizzo, da parte dei cristiani ortodossi, della chiesa francescana di Santa Maria a Smirne. Si tratta di “un gesto fraterno chiesto da Papa Francesco come segno di un cammino comune”. Il 6 aprile era il Giovedì Santo, “una data speciale per questo gesto di comunione“, si legge in un comunicato sul sito dell’Ordine. Il Patriarca ecumenico ha espresso il suo apprezzamento per la disponibilità di Papa Francesco alla richiesta dell’uso della chiesa francescana.

L’attuale chiesa utilizzata dagli ortodossi a Izmir è dedicata a Santa Fotini, ma ad oggi troppo è piccola per la comunità ortodossa, composta da varie nazionalità: greci, turchi, russi e romeni. Un edificio che ha conosciuto sfortunate vicende: la prima chiesa venne costruita presso le rive del Mar Egeo, ma nel 1658 e crollò con il terremoto del 1688 e ricostruita nel 1690. Nel 1856 fu costruito il campanile della chiesa, alto 33 metri, come gli anni della morte di Gesù, diventando l’edificio più alto della città. Tutto il complesso fu completamente distrutto dal grande incendio del 1922; così una chiesa moderna è stata riedificata con lo stesso nome. L’ultima visita del Patriarca Bartolomeo a Santa Fotini risale all’11 ottobre del 2022. Grazie al nuovo accordo, la Veglia pasquale e la Divina liturgia del giorno di Pasqua del 16 aprile si terranno proprio nella chiesa francescana di Santa Maria, a causa del previsto flusso dei fedeli.

I francescani sono immersi in un contesto missionario impegnativo: in Turchia, infatti, la Chiesa Cattolica non è legalmente riconosciuta e lo sparuto, ma volenteroso gruppo internazionale di frati, riuniti attorno alle due chiese di Santa Maria e del Santo Nome di Maria, non può portare l’abito, né fare proselitismo, pur essendo impegnati nel dialogo ecumenico con i greco ortodossi, gli anglicani, i luterani e i pentecostali e in quello interreligioso con l’Islam. Infatti a fronte di circa duemila cattolici, la popolazione musulmana di Smrine supera i quattro milioni.

La presenza francescana è però piuttosto antica: i frati minori sono arrivati in città, nei pressi del porto di Alsancak, nella seconda metà del XIV secolo. La chiesa e il convento di Santa Maria furono inaugurati il 25 dicembre 1692, ma l’aspetto attuale della si deve ai restauri promossi, dopo un incendio, dall’imperatore austriaco Francesco Giuseppe nel 1891.

© https://ofm.org/firmata-la-convenzione-con-il-patriarca-ecumenico-bartolomeo-i.html

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