L’Aquila. Nella parrocchia di S. Marco in L’Aquila, dove sono in atto i lavori di restauro del complesso monumentale e della Chiesa Prepositurale, il parroco, don Daniele Pinton, ha messo in atto un prezioso lavoro di recupero del fondo antico dell’Antica Prepositura di S. Maria di Bagno in S. Marco Evangelista in L’Aquila. Questa mattina un momento di studio aperto a ragazzi e giovani del centro storico aquilano, per parare di storia, tradizione e digitalizzazione del fondo librario e archivistico di S. Marco Evangelista.
Il lavoro degli spazi che dovranno contenere il prezioso fondo librario, sono in fase di ultimazione sia nella parte strutturale come anche degli arredi, anche grazie a un importante contributo dato da Giuliana Fausta Benedetti, in ricordo e memoria del figlio, l’Avvocato Roberto Borio di Tigliole, che per molti anni è stato docente di legislazione dei beni culturali ecclesiastici, presso l’ISSR ‘Fides et Ratio’ di L’Aquila.
Nell’ambito di un progetto di più ampio respiro che intende attuare interventi significativi di recupero e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale di questo Fondo Antico di S. Marco, è iniziato un processo di digitalizzazione, messo in atto dal parroco e dal Consiglio per gli affari economici della Prepositura, con una raccolta fondi per renderlo disponibili attraverso dispositivi adeguati alla fruizione di contenuti digitali.
Una prima fase di questo intervento di innovazione digitale, è avvenuto anche grazie a un contributo della Fondazione CARISPAQ, che ha permesso l’acquisto di tablet da 11″ adeguati allo scopo, per la fruizione dei primi documenti che sono stati già digitalizzati, risalenti al 1500, i quali documentano il percorso di realizzazione dell’antica Chiesa prepositurale che aveva sede a poche centinaia di metri dall’attuale chiesa parrocchiale di S. Marco.
Questo fondo antico, confluito in Marco di L’Aquila, documenta la storia della Chiesa Prepositurale di S. Maria di Bagno, ubicata nella omonima piazza, situata a pochi passi dall’antica sede della Prefettura dell’Aquila e dell’Archivio di Stato, che venne iniziata nella sua costruzione nel 1330 e terminata alcuni anni dopo. Danneggiata dal terremoto del 1646, non venne più riedificata e venne unita anche nei suoi benedfici e nel Capitolo dei Canonici alla Chiesa di S. Marco Evangelista. Il portale principale di questa antica collegiata, lo si osserva oggi in S. Marco e risponde a quello più antico, sul laterale sinistro.
Certo, come sottolineato da don Pinton, durante l’evento culturale specifico di presentazione di questo progetto, che ha avuto luogo oggi, negli spazi della sala patiniana all’interno della Chiesa del Suffragio, ‘il contributo della Fondazione Caripsaq, ha potuto favorire solo un primo step di un lavoro che potrà permettere in futuro di rendere disponibili contenuti digitali significa abbattendo così ogni barriera e agevolando la condivisione della cultura ad una platea molto vasta, anche a coloro che hanno difficoltà di comprensione o motorie‘. Durante il suo intervento, dopo una preziosa relazione ad opera dello storico dell’Arte il prof. Gianluigi Simone, che ha relazionato la ricchezza documentale presente nel fondo antico di S. Marco, don Daniele Pinton ha affermato che ‘l’obiettivo dunque è stato rimodulato in modo da rendere più fruibile il patrimonio artistico e culturare del Fondo Antico di S. Marco per mezzo di una visita guidata e, per il tempo di durata della visita, offrire in dotazione ai visitatori un tablet utile alla fruizione dei documenti digitali’.
Questa iniziativa, pubblicizzata agli innumerevoli fedeli che si ritrovano nella Chiesa di S. maria del Suffragio a Piazza Duomo a L’Aquila, ha voluto dare inizio a un percorso che nel tempo potrà produrre ricadute socio-economiche grazie a un aumento del turismo culturale, legato alla riscoperta delle fonti storiche che potranno diventare mete più attraenti per un pubblico più ampio, soprattutto per le nuove generazioni che apprezzano le esperienze interattive.