I bambini/e che immaginano il loro costume di carnevale, lo fanno sognando un super eroe come batman, spiderman, capitan america, o un lavoro che li faccia sentire speciali, astronauta, poliziotto, vigile del fuoco, o un semplice, peter pan, zorro, pirata. Per chi volesse c’é anche ampia scelta di principesse delle favole e dei cartoni animati, si può viaggiare con la fantasia e vestirsi da pericolosi animali della foresta, dinosauri o da qualsivoglia ortaggio o tipologia di cibo.
Ma se alla ricerca di un vestito di carnevale si mette una donna si rende conto subito di quale sia l’andazzo.
C’è una grande scelta in realtà di abiti da donna: vigile del fuoco, poliziotta, suora, infermiera, greca, olandese, spagnola, messicana, dottoressa, astronauta e persino Clepatra, però c’e un grosso però, tutti questi travestimenti sono in versione sexy. Persino Cleopatra ha lo spacco e le autoreggenti, la suora con la guepiere, l’infermiera neanche a dirlo col bustino, la spagnola con spacco inguinale e seno in bella mostra. Pur non andando a cercare i costumi nei sexy shop, l’unico genere di vestito che si trova è questo.
La società continua ad appiopparci questa etichetta di “disponibili”, “appetibili” e continua ad alimentare la cultura machista della donna sempre pronta e disponibile ad accontentare chi ha accanto o intorno. La speranza è che se li troviamo ancora tutti appesi lì di giovedì grasso forse è perché nessuno li compra più e in questo clima di possesso ingiustificato, nei confronti delle donne, tutti stiamo cercando un cambiamento provando a non alimentare più la bestia famelica del patriarcato.
Papa Francesco in una sua omelia per la festa della donna nel 2020 ha detto: “Ogni violenza inferta alla donna è una profanazione di Dio, nato da donna. Dal corpo di una donna è arrivata la salvezza per l’umanità: da come trattiamo il corpo della donna comprendiamo il nostro livello di umanità”. E qual è quindi il nostro livello di umanità? Pensiamo a quello dei bambini che non fanno distinzione tra poliziotta, principessa o batman, loro sognano e basta, si rispettano come esseri umani e basta, impariamo da loro.
Oggi per me ha vinto la speranza, quando ho visto una bimba bellissima, Eva, vestita da piccolo principe, col suo cannocchiale, la rosa, la sciarpa arancione. Stupenda nella sua semplicità ha scelto un sogno, il suo libro preferito e l’ha indossato.
A carnevale infatti i bimbi per un giorno realizzano un sogno, quello di essere finalmente ciò che desiderano infischiandosene di quello che la società gli dice che devono essere.
Questo mi auguro per grandi e piccini: di essere sempre quello che si vuole, di ritagliarsi il tempo per fare quel viaggio che si vuol fare, di mettersi quel rossetto chiuso nel cassetto, far uscire quelle scarpe nuove e camminare nei propri passi con la sicurezza di essere sempre fedeli a se stessi.
photo by Alessandra Perfetto