Periodico di informazione religiosa

Vivere con 800 euro al mese, tra guerre e catastrofi economiche.

by | 10 Mar 2023 | Cronaca

Invidio, nel senso buono, chi dice che riesce a fare tutto con 800 euro al mese. La linea di confine tra la vecchia e nuova povertà, tra i vecchi e nuovi schiavi, l’ha portata l’euro. Vedersi dimezzare gli stipendi e raddoppiare, contemporaneamente, il costo della vita, ci ha distrutti, arricchendo gli speculatori e i grandi della finanza, cioè chi era già ricco e ha potuto investire e accumulare prima della catastrofe economica, come è sempre accaduto nella storia, per tutte le catastrofi economiche. Ma la differenza sostanziale è che in passato, dopo i rovesci finanziari,  c’era la possibilità, com’è avvenuto, di risollevarsi.

Oggi, invece, con l’euro la crisi è duratura, e va e andrà sempre peggio. E non è una previsione pessimistica, ma un dato di fatto: da 21 anni a questa parte (ingresso euro, 1 gennaio-28 febbraio 2002) avete mai visto che dopo aumenti di bollette, costi delle auto, beni al consumo e alimentari, aumento costo carburante, aumento Iva e tasse e tributi statali, comunali, provinciali e regionali, ci sia stata una ripresa che abbia riportato i costi ai livelli iniziali? Questa è la prova provata che ad agire sono i grandi speculatori dell’alta finanza, che gestiscono economia e governi a livello mondiale. La distruzione economica delle famiglie e della loro dignità di uomini e donne, diventa un danno collaterale dell’avidità di pochi. E questo lo stanno facendo passare come modello, soprattutto tra i giovani, che hanno la mente ancora da formare. E gli stessi avidi speculatori provocano e alimentano le guerre.

Ci siamo mai chiesti perché alcune Nazioni intervengono militarmente soltanto in determinati conflitti e non in altri? Poi alle famiglie, questi avidi pretendono di insegnare come vivere con 800 euro al mese. Intanto ci ingannano, per continuare ad accumulare denaro e potere, con false aspettative di felicità, come fare colazione in una bella casa, sempre ordinata, dove tutti vestono bene e mangiano la merendina o i biscotti di turno. Creando così i falsi bisogni delle famiglie, che diventano fonte di guadagno per gli avidi.

Occorre una rivoluzione culturale, sui nostri stili di vita e modelli da seguire. Solo così riusciremo, forse tra cinquant’anni, se iniziamo subito, a provare a cambiare le cose. Ce lo raccomanda anche Papa Francesco, nella lettera Enciclica “Laudato si”, sulla bellezza del Pianeta e l’attenzione alla conservazione dell’ambiente. Che per molti può anche non essere un dono di Dio, ma è comunque un dono.

Che l’uomo non ha “costruito”, questo è innegabile, ma che sta distruggendo, vedi guerra del Golfo, che ha disastrato uno degli angoli più belli del mondo, il Golfo Persico, o la cultura storica distrutta nella guerra nell’ex Jugoslavia; o la guerra in Ucraina, dove verrà a galla chiaramente, se ce ne fosse ancora bisogno – perché già ora è chiarissima – la sua matrice economica. I morti? Un danno collaterale già calcolato. E ci tengono, gli avidi, a trasmettere il messaggio di chi è il buono e chi è il cattivo in una guerra. Ma non ci sono morti buoni e morti cattivi: i morti sono morti.

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