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È bello condividere! La preghiera del Regina Caeli con papa Francesco

by | 14 Apr 2024 | Teologia

Papa Francesco – in questa III Domenica di Pasqua – pone in evidenza la centralità della condivisione della vita di fede, affermando «È bello condividere».

«Oggi il Vangelo ci riporta alla sera di Pasqua. Gli apostoli sono riuniti nel cenacolo, quando da Emmaus tornano i due discepoli e raccontano il loro incontro con Gesù. E mentre esprimono la gioia della loro esperienza, il Risorto appare a tutta la comunità. Gesù arriva proprio mentre stanno condividendo il racconto dell’incontro con Lui. Questo mi fa pensare che è bello condividere, è importante condividere la fede. Questo racconto ci fa pensare all’importanza di condividere la fede in Gesù risorto».

La Rivelazione – infatti – passa dalla narrazione: le sante Scritture ci sono state tramandate per mezzo di racconti, a partire da tante esperienze che donne e uomini hanno vissuto con Dio. Anche la riflessione teologica e quella filosofica hanno posto l’accento sull’alto valore della narrazione; pensiamo ai tanti studi che Paul Ricoeur ha dedicato all’argomento. Anche oggi qualche pagina teologica cerca di riprendere l’argomento: possiamo rileggerci l’ultimo approfondimento del gesuita Giovanni Cucci, apparso recentemente su «La Civiltà Cattolica».

Il Santo Padre prosegue nella sua riflessione, sottolineando: «C’è una cosa di cui spesso facciamo fatica a parlare. Facciamo fatica a parlare di che? Della più bella che abbiamo da raccontare: il nostro incontro con Gesù. Ognuno di noi ha incontrato il Signore e facciamo fatica a parlarne. Ciascuno di noi potrebbe dire tanto in proposito: vedere come il Signore ci ha toccato, e questo condividerlo, non facendo da maestro agli altri, ma condividendo i momenti unici in cui ha percepito il Signore vivo, vicino, che accendeva nel cuore la gioia o asciugava le lacrime, che trasmetteva fiducia e consolazione, forza ed entusiasmo, oppure perdono, tenerezza. Questi incontri, che ognuno di noi ha avuto con Gesù, condividerli e trasmetterli. È importante fare questo in famiglia, nella comunità, con gli amici. Così come fa bene parlare delle ispirazioni buone che ci hanno orientato nella vita, dei pensieri e dei sentimenti buoni che ci aiutano tanto ad andare avanti, anche degli sforzi e delle fatiche che facciamo per capire e per progredire nella vita di fede, magari pure per pentirci e tornare sui nostri passi. Se lo facciamo, Gesù, proprio come è successo ai discepoli di Emmaus la sera di Pasqua, ci sorprenderà e renderà ancora più belli i nostri incontri e i nostri ambienti».

Il Vescovo di Roma invita tutti i cristiani a rivivere – nella mante e nel cuore – il proprio incontro con il Signore; affinché sia nuovamente un fondamento dell’adesione a Lui: «Proviamo allora a ricordare, adesso, un momento forte della nostra vita, un incontro decisivo con Gesù. Ognuno lo ha avuto, ognuno di noi ha avuto un incontro con il Signore. Facciamo un piccolo silenzio e pensiamo: quando io ho trovato il Signore? Quando il Signore si è fatto vicino a me? Pensiamo in silenzio. E questo incontro con il Signore, l’ho condiviso per dare gloria proprio al Signore? E anche, ho ascoltato gli altri, quando mi dicono di questo incontro con Gesù?».

©Paris Orlando https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Papa_Francesco_Angelus_2018.jpg#/media/File:Papa_Francesco_Angelus_2018.jpg

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