Periodico di informazione religiosa

Guardiamo insieme nella stessa direzione sull’esempio di Maria Montessori

by | 14 Gen 2024 | Cronaca

Maria Montessori diceva “il bambino è insieme una speranza e una promessa di umanità”.

In questi primi giorni del nuovo anno viviamo profondo dolore, indignazione e odio per i recenti fatti di cronaca. Già 5 femminicidi!
E non possiamo lasciarci sopraffare dalla rassegnazione. Dobbiamo capire da dove ripartire, come agire affinchè la deriva sociale riprenda la rotta.
La politica vuole ripartire con idee perfette sulla carta: l’empatia a scuola come materia di studio alle scuole superiori, ma davvero serve? O ormai a 14 anni questi che vogliamo imporre sono palliativi inutili?
Noi siamo il risultato del nostro contesto, oggi più che mai dobbiamo prendere coscienza del fatto che, come diceva Maria Montessori “il bambino è insieme una speranza e una promessa di umanità”.
E noi adulti, genitori, educatori, catechisti, istruttori sportivi, noi custodi di questo prezioso bagaglio, come contribuiamo a renderli partecipi di una società migliore?
Sempre utilizzando le parole di Maria Montessori “se -gli adulti- tentano di correggere il bambino con la forza e con il peso della propria autorità, si accorgeranno ben presto di aver fallito. Il bambino risponderà in modo forte, esplicito e violento”.
Bisogna accompagnare i bambini, “l’adulto deve rinunciare anzitutto ad essere verbalmente e praticamente il despota cui il bambino deve obbedienza con la pretesa che la mente si formi secondo un piano stabilito a priori”. Non dobbiamo quindi, crescere bambini che non devono disturbare.
Gli adulti che hanno l’onore di affiancare i bambini, non devono essere mai giudicanti, accusatori, isterici, tutta la comunità educante che orbita intorno ai bambini deve essere mentalmente stabile, equilibrata.  Se i bambini hanno intorno persone che gridano, giudicano e li aggrediscono verbalmente e/o fisicamente, prima o poi da qualche parte faranno uscire tutta questa rabbia e sensi di colpa repressi.
“Il bambino è sensibile a un punto estremo, impressionabile in modo tale -diceva Montessori- che l’adulto dovrebbe sorvegliare tutti gli atti e le parole, perché esse gli rimangono scolpite nella mente”.
In tutto questo gli educatori non possono essere lasciati soli, servono specialisti che li possano affiancare nell’instaurare rapporti sani e costruttivi con i bambini, servono specialisti che aiutino gli educatori anche nella revisione di se stessi, nella cura delle ferite che hanno ricevuto a loro volta da bambini, affinché non ripropongano la stessa cultura giudicante e punitiva che porta allo schiacchiamento dell’emotività. “La società -diceva Maria Montessori-  dovrebbe prodigare ai bambini le cure più perfette e più sagge, per ricavarne maggiori possibilità per l’umanità futura”.
Ecco da dove ripartire, ecco cosa fare, cerchiamo di essere saggi con i piccoli di oggi, cerchiamo di fargli distinguere il bene dal male dando noi il primo e innegabile esempio di cosa sia il bene.

Print Friendly, PDF & Email

Ultimi articoli

Author Name