Periodico di informazione religiosa

La commemorazione dei fedeli defunti a Santa Maria del Suffragio

da | 2 Nov 2025 | Vita ecclesiale

La commemorazione dei fedeli defunti è stata celebrata nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, con la Santa Messa Stazionale presieduta dal nostro Arcivescovo Metropolita, monsignor Antonio D’Angelo; numerosi fedeli hanno partecipato alla celebrazione, animata dalla “Corale Lorenzo Perosi”.

Nella sua omelia, il nostro Arcivescovo ha ripreso quanto la Liturgia della Parola affermava in questo giorno domenicale e di memoria; con ampi riferimenti alla realtà della speranza nella risurrezione dai morti: «Stiamo celebrando in memoria dei defunti con spirito di speranza; siamo figli del Dio della vita e della risurrezione. Il tema fondamentale per il cammino di fede rimane la vittoria sulla morte».

Monsignor D’Angelo ha proseguito, affermando: «Le beatitudini ci appaiono come un grande paradosso; poiché il Vangelo proclama beati i poveri, gli afflitti. Sembra una apparente contraddizione con la logica umana quella delle beatitudini; vogliamo scorgere in esse – invece – l’importante invito a superare il ragionamento razionale per accogliere un atto di fede».

«Il mistero della morte e delle sofferenze ci pone importanti interrogativi: domande sul perché della morte e delle prove della vita; impossibilità di trovare risposte logiche a tutti gli eventi; necessità di affidarsi alla parola di Gesù».

La fede che il nostro Arcivescovo indica ai fedeli è la fiducia come quella di un bambino; carica dei “perché” nella crescita infantile. Rimane centrale – dunque – la presenza e l’attenzione dei genitori: Dio Padre si prende cura di tutte le sue creature allo stesso modo.

La Seconda Lettura (cfr. Ap 21) rivela l’abitare di Dio tra gli uomini, “la tenda di Dio con gli uomini: egli abiterà con loro”; la morte sarà eliminata per sempre; viene donata la garanzia che le cose di prima sono passate.

La liturgia della Parola rivela ancora che le anime riposano nelle mani di Dio (cfr. Sap 3); nessun tormento potrà toccare le anime dei giusti; agli stolti sembra sciagura, ma la speranza dei giusti è piena di immortalità. «Dio è: fonte di fede, speranza e gioia, nonostante le fatiche».

Siamo chiamati a custodire un legame vivo con i defunti: essi vivono in una vita trasformata ed eterna; il legame cominciato in questa esistenza continua nell’eternità. «La comunione di amore con Dio rimane la universale destinazione finale».

Tutto questo – ha ribadito monsignor D’Angelo – ha delle ricadute nella vita quotidiana; «Cristo Gesù è guida e via nel nostro cammino. Poiché è impossibile – per le creature – rispondere completamente al mistero della morte».

«La Parola di Dio, come luce, rischiara l’esistenza».

«L’anima brama il Dio vivente e riconosce la propria necessità: abbiamo insieme cantato con le parole del Salmo; Solo in Dio la sete interiore trova acqua che disseta, rianima e rigenera. La vita risorge con una prospettiva nuova».

La vittoria prospettata dalla Rivelazione si gioca «attraversando le prove e sapendo di essere già vincitori. Occorre la fiducia nella presenza costante del Signore. L’invito è a lasciarsi condurre da Dio ogni giorno».

In chiusura della omelia, l’Arcivescovo ha affermato: «La commemorazione dei defunti è al contempo ricordo e celebrazione di speranza. La fede trasforma il mistero della morte in passaggio verso la vita eterna. Occorre affidarsi a Dio come unica risposta alle domande più profonde. Vivere ogni giorno nella luce della presenza di Cristo, nostra vita e risurrezione».

Le conclusioni ribadiscono che la morte non è sconfitta definitiva: nella comunione con Dio troviamo consolazione, speranza e vittoria.

La morte diventa così un passaggio alla vita eterna in comunione con Cristo, che trasforma la sofferenza in vittoria e sostiene il credente ogni giorno.

Nella stessa chiesa delle Anime Sante – Santa Maria del Suffragio – da domani e fino a giorno 8 novembre sarà celebrato l’Ottavario di preghiera per i fedeli defunti; le sante messe saranno: tutti i giorni feriali alle ore 11,00 con predicazione stazionaria; giovedì 6 alle ore 18,00 verrà celebrata la messa mensile in suffragio delle vittime del terremoto; sabato 8 le sante messe saranno alle ore 11,00 e alle ore 18,30.

 

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