Periodico di informazione religiosa

L’Aquila riparte con la musica: inaugurata la nuova stagione della Società Aquilana dei Concerti “Barattelli”

da | 12 Ott 2025 | Cultura e spettacolo

L’Aquila, 12 ottobre 2025 – È iniziata sotto il segno dell’eccellenza la nuova stagione della Società Aquilana dei Concerti “Barattelli”, che proprio quest’anno celebra 80 anni di attività. Un traguardo straordinario per una delle istituzioni culturali più longeve d’Italia, che continua a rappresentare un punto di riferimento imprescindibile per la vita musicale della città.

A dare il via alla stagione 2025-2026, nella suggestiva cornice del Ridotto del Teatro Comunale, è stato un concerto d’eccezione che ha visto protagonisti Giovanni Sollima e Mario Brunello, due dei più grandi violoncellisti contemporanei. La loro esibizione ha dato vita a un intenso dialogo musicale tra virtuosismi, emozione e complicità artistica, attraversando secoli di repertorio – tra barocco, classico e contemporaneo – fino alla presentazione in prima assoluta dell’opera per due violoncelli “Dove finisce l’erba” composta da Giovanni Sollima appositamente in occasione dell’ottantesimo anniversario della fondazione su commissione della stessa Società Aquilana dei Concerti “Barattelli”.

Alla presenza del Presidente della Barattelli, Giorgio Battistelli, la serata ha rappresentato non solo un’apertura di stagione, ma un gesto di rinascita culturale. La musica diventa così strumento di costruzione collettiva, memoria viva e dialogo con il presente.

Curata dal direttore artistico Fabrizio Pezzopane, la nuova stagione unisce tradizione e sperimentazione, con un programma che vuole essere specchio di una città in continuo fermento culturale. «Vogliamo offrire non solo concerti, ma esperienze di ascolto capaci di coinvolgere pubblici diversi, mantenendo un alto livello qualitativo», ha spiegato Pezzopane, ricordando anche con emozione il suo primo incarico come assistente di direzione quarant’anni fa nel 1985 proprio con un concerto che ha visto protagonista un giovanissimo Mario Brunello, vincitore in quegli anni del prestigioso Premio Čajkovskij.

La direzione artistica, come sempre, pone grande attenzione all’equilibrio tra grandi nomi della scena internazionale, giovani talenti, ensemble d’eccellenza e progetti originali, in un cartellone che si snoderà fino alla primavera 2026.

Il concerto inaugurale ha registrato una grande partecipazione di pubblico, confermando la vocazione musicale della città. Non è un caso che artisti del calibro di Claudio Abbado, Uto Ughi e molti altri si siano più volte complimentati con il pubblico aquilano per la sua attenzione, preparazione e sensibilità.

Tuttavia, non è mancato un momento di riflessione sul problema, purtroppo annoso, della carenza di spazi culturali adeguati. Una questione che emerge con forza proprio in occasioni come questa, dove la qualità dell’offerta musicale incontra una domanda sempre più viva e partecipe.

In un tempo in cui le città cercano nuove identità attraverso la cultura, L’Aquila continua a proporsi come luogo di pensiero, di bellezza e di resilienza.
Un orizzonte che guarda già al futuro, con L’Aquila pronta a raccogliere la sfida e l’onore di Capitale Italiana della Cultura 2026, portando al centro del Paese la forza della sua identità artistica e la vitalità del suo patrimonio umano e musicale.

 

Ultimi articoli

Author Name