L’Aquila – Ricorre oggi il ventesimo anniversario della morte del cardinale Corrado Bafile, morto a Roma all’età di 101 anni, il 3 febbraio 2005. In occasione del suo centesimo compleanno, il 4 luglio del 2003, mons. Giuseppe Molinari, all’epoca Arcivescovo dell’Aquila, alla presenza di molti cardinali e vescovi della Curia romana, tra i quali il cardinale Joseph Ratzinger, all’epoca Decano del Sacro Collegio, aveva presieduto una solenne liturgia eucaristica, nella Chiesa S. Lorenzo in Piscibus – una antichissima Chiesa nei pressi di Via Conciliazione a Roma, di cui la più antica menzione risale al 1143 d. C. – incamerata all’interno di uno dei palazzi dei Dicasteri Vaticani, dove all’ultimo piano abitava proprio il cardinale Bafile. In quell’occasione, oltre a molti rappresentanti della Chiesa aquilana, era presente anche il Sodalizio degli abruzzesi ‘San Camillo De Lellis’, di cui il Cardinale ne è stato l’Alto Patrono dal settembre del 1979 al giorno della sua morte.
Sono molti i particolari dei tratti biografici della vita di Bafile, di cui in Città all’Aquila, anche grazie all’impegno del Dott. Giovanni Battista Santucci, Gentiluomo di Sua Santità ed esecutore testamentario del Cardinale, non si è perso il ricordo.
Diplomatico vaticano di lungo corso e poi da Cardinale, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, Corrado Bafile, nasce a L’Aquila il 4 luglio 1903.
Gli studi accademici, iniziati nella facoltà di chimica dell’università di Monaco di Baviera, sono poi proseguiti nella facoltà di giurisprudenza dello Studium Urbis di Roma, dove si addottorò nel 1926. Esercitata per alcuni anni la professione forense, nel 1932 ha iniziato la preparazione al sacerdozio. Dopo aver seguito per un anno i corsi di filosofia dell’Università Gregoriana, è entrato nel Seminario romano maggiore, e nell’annesso ateneo ha seguito i corsi di teologia. Ordinato sacerdote l’11 aprile 1936 (Sabato Santo), è entrato nella Pontificia Accademia Ecclesiastica, conseguendo il dottorato in diritto canonico all’Università Lateranense, nel 1939.
Nello stesso anno è entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede come addetto alla Segreteria di Stato, dove ha prestato servizio fino all’inizio del pontificato di San Giovanni XXIII, quando è stato chiamato nell’Anticamera pontificia come cameriere segreto partecipante. Nel periodo della sua attività in Segreteria di Stato e nell’Anticamera pontificia, ha svolto pure un intenso apostolato nel sodalizio degli abruzzesi e nella Legione di Maria, di cui è stato Direttore nazionale.
Il suo legame con la Beata Vergine Maria, aveva le sue radici, nel legame profondo con la Madonna del Popolo Aquilano, che lo aveva visto aderire alla Congregazione della Salus Populi Aquilani, a cui è sempre rimasto legato in tutta la Sua Vita, durante le celebrazioni in onore della Protettrice della Città e Diocesi aquilana, il 20 novembre del 1926. Il pastorale a lui donato dalla Città dell’Aquila, in occasione della sua ordinazione episcopale – avvenuta nella cappella Sistina il 19 marzo 1960 e presieduta da Papa San Giovanni XXIII, che il 13 febbraio 1960 lo aveva nominato arcivescovo titolare di Antiochia di Pisidia e Nunzio apostolico in Germania – donato alla sua morte all’Arcidiocesi dell’Aquila, riporta l’immagine della Madonna del Popolo Aquilano.
Nel 1975 Papa San Paolo VI lo chiama in Curia, nominandolo Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi. In seguito viene creato cardinale dallo stesso San Paolo VI, con il titolo di Cardinale Diacono di Santa Maria in Portico Campitelli. Nel 1978 partecipa ai conclavi che eleggono Giovanni Paolo I e San Giovanni Paolo II. Nel 1980 il cardinale Bafile presenta la rinuncia quale Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi per r,aggiunti limiti di età.
Sempre attento alle vicende aquilane, il cardinale Bafile, è tra i protagonisti della venuta a L’Aquila di San Giovanni Paolo II, il 30 agosto del 1980 e dell’incontro di questo Santo Papa con San Celestino V, prima delle celebrazione eucaristica concelebrata con tutti gli arcivescovi e vescovi dell’Abruzzo e del Molise, sul sagrato della Basilica di S. Maria di Collemaggio. Vi sono molti documenti che attestano l’impegno del Cardinale, per la rivitalizzazione della Perdonanza Celestiniana, anche con la sua presenza, ancora agli albori della Perdonanza dell’era Moderna nel 1982, per il Rito della Porta Santa, da lui presieduto il 28 agosto, alla presenza del Capitolo Metropolitano dei Canonici dell’Aquila e delle autorità cittadine, precedendo di un anno, un altro cardinale ‘aquilano di adozione’, di cui ne era molto amico, il card. Carlo Confalonieri, arcivescovo dell’Aquila dal 1941 al 1950, che aprì la Porta Santa di Collemaggio, in occasione della Perdonanza celestiniana del 1983.
Molto attivo anche in tematiche legate al Sacramento dell’Eucarestia, si rese protagonista di due significativi interventi, presenti nell’archivio privato del Commendatore Giovanni Battista Santucci, il primo con un Pro-memoria al Santo Papa Paolo VI e in seguito con un “Appunto” a San Giovanni Paolo II, su un tema a lui molto caro, legato alla distribuzione della Comunione sulle mani, di cui non ha mai nascosto, con motivazioni ben documentate, la sua contrarietà.
Il Cardinale Corrado Bafile, muore a Roma il 3 febbraio del 2005. Le esequie vengono celebrate nella Basilica Vaticana dal Cardinale Joseph Ratzinger, allora Decano del Collegio Cardinalizio, pochi mesi dopo divenuto Papa Benedetto XVI, con cui era legato da una antica amicizia, riconducibile al tempo in cui Bafile era Nunzio apostolico in Germania.
Le sue spoglie mortali, purtroppo non visitabili, sono collocate, per suo espresso desiderio, nella Chiesa Capo Quarto di Santa Maria Paganica, ancora gravemente danneggiata dal sisma del 2009, dove il Cardinale Corrado Bafile era stato battezzato nel 1903.