Periodico di informazione religiosa

Lunedì Santo. La Settimana Santa con Gregorio Magno

by | 25 Mar 2024 | Monasteria

Lunedì Santo

L’unguento che Maria spande nella casa di Betania è il simbolo della comunione nuziale della comunità cristiana con Gesù, datore di vita. È lui che trasforma quello che avrebbe dovuto essere il banchetto funebre di Lazzaro in un banchetto di gioia. È lui che protesta contro tutti i Giuda della terra, i quali considerano sprecato l’unguento prezioso dell’intimità con Dio e preferiscono l’efficienza del denaro a ciò che non ha prezzo. il profumo è il vero protagonista della scena dell’unzione; nel Cantico dei Cantici il nome stesso dello sposo è “profumo effuso”. L’unto di Dio diventa unzione per l’umanità intera, effondendo su di essa lo Spirito che la purifica e la consacra. Come contrappunto a questa scena luminosa compare la figura oscura di Giuda, il cui animo abile e fraudolento è in aperta antitesi con lo spirito di amore totale con cui la donna si associa allo spreco di vita del divino Sposo. Trattando del significato mistico del profumo effuso, i Padri della Chiesa parlano volentieri del buon odore delle virtù: l’uomo virtuoso diventa anche gradevole nel rapporto con gli altri, diffonde attorno a sé il buon odore spirituale. Questa prefigurazione è nel caso di alcuni santi anche sensitivamente percepita.

Gregorio Magno, Commento al Cantico dei Cantici 14

La sposa aggiunge queste parole: “E il profumo dei tuoi unguenti supera tutti gli aromi”. Gli unguenti del Signore sono le virtù, l’unguento del Signore fu lo Spirito santo. Di questo c’è la parola a lui del profeta: “Dio, il tuo Dio, ti ha unto con un olio di letizia, a preferenza dei tuoi compagni”. Con quest’olio è stato unto quando si è incarnato: infatti Cristo non è esistito prima come uomo ricevendo poi lo Spirito santo, fu invece unto di questo stesso olio nel momento in cui è stato creato come uomo, perché si è incarnato con la mediazione dello Spirito santo. Il profumo del suo unguento è la fiamma dello Spirito santo, che da lui procede e in lui permane. Il profumo dei suoi unguenti è la fiamma delle virtù che ha praticato. Che la Chiesa attinga questi aromi! Essa ha infatti avuto molti doni dello Spirito perché ridonasse il profumo della buona fama nella casa di Dio, cioè nella società del santi, e perché annunciasse la dolcezza del mediatore che doveva venire. Ma il profumo dei tuoi unguenti supera tutti gli altri aromi: la fiamma delle virtù dello sposo, che si è fatta reale per la sua incarnazione, vince infatti le disposizioni della legge, che erano state concesse dallo sposo come dei pegni. In verità la Chiesa è tanto più cresciuta in conoscenza del divino quanto più si è lasciata illuminare dalla grazia di una più vasta visione. Gli aromi della legge sono stati consegnati dagli angeli, questo unguento è stato dato dalla presenza dello Sposo. Ma poiché tutti i beni della legge, che si credevano i più alti, sono stati oltrepassati dallo splendore della sua presenza, si dica giustamente: “Il profumo dei tuoi unguenti supera tutti gli aromi”.

Print Friendly, PDF & Email

Ultimi articoli

Author Name