L’Aquila – Tra le liturgie della Settimana Santa, merita particolare attenzione il rito dell’abluzione dell’altare della Chiesa del Suffragio, con acqua e vino, che avrà luogo nella mattinata di domani 18 aprile 2025, Venerdì Santo, giorno in cui non si celebrano le Sante Messe, nella chiesa di S. Maria del Suffragio a Piazza Duomo, preceduto alle ore 10:30 dalla celebrazione della Via Crucis, per meditare e pregare insieme ripercorrendo il cammino doloroso di Gesù, in XIV stazioni.
A seguire alle ore 11:00 avrà luogo l’antico Rito dell’abluzione dell’altare, presieduta dal Can. Daniele Pinton, Rettore della Chesa di S. Maria del Suffragio e Parroco di S. Marco Evangelista, durante il quale, assistito dal Can. Renzo D’Ascenzo, dai Diaconi Giovanni Tomei e Francesco Valente e dal Collegio dei Ministranti della Chiesa del Suffragio, detergerà, con acqua mista ad aceto e ad aromi, la mensa per poi purificarla con oli profumati provenienti da Gerusalemme, benedetti quest’anno dal Custode di Terra Santa, fra Francesco Patton, mentre si reciteranno orazioni e si innalzeranno lamentazioni in canto, proposte dalla Corale L’Aquila in Canto diretta dal M° Vittorio Lucchese.
Anticamente aveva luogo al termine della messa in Coena Domini, dopo la spogliazione dell’altare, e veniva fatto solo con acqua e vino. Le origini dell’uso liturgico di mondare l’altare, che troviamo anche nelle Chiese d’Oriente, sono presenti nei rituali del Tempio israelitico descritti in Esodo 29. Tra i significati simbolici di questo antico rito, il simbolismo dell’altare richiama l’immagine del corpo di Cristo lavato, come il corpo di un morto; il vino e l’acqua sembrerebbero, a questo punto, voler alludere e simboleggiare il sangue e l’acqua scaturiti dal costato del Signore, ferito dalla lancia che gli colpì il costato. Al termine delle abluzioni, l’altare verrà unto con oli profumati, per ricordare l’unzione dei piedi del Signore, fatta pochi giorni prima della sua morte da Maria, sorella di Lazzaro.
Al termine di questa antica liturgia, commovente e ricca di significati, che continua ad essere perpetrata in Abruzzo solo nella Chiesa del Suffragio, detta anche delle Anime Sante, i fedeli che lo desiderano potranno avvicinarsi all’altare, per impregnare, con l’olio profumato cosparso sulla mensa, un pannetto da portare con sé, nel segno dell’attesa della risurrezione del Signore.
E’ questo ‘un ponte spirituale’ con la basilica del Santo Sepolcro, nella città Santa di Gerusalemme e un momento di preghiera per la pace nei Luoghi Santi dove ha avuto luogo la morte e resurrezione di Cristo.
La Parrocchia di S. Marco Evangelista che si ritrova per le sue attività liturgiche e pastorali nella Chiesa del Suffragio e la Delegazione dell’Aquila dei Cavalieri dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, al termine della solenne liturgia, accogliendo l’invito della Conferenza Episcopale Italiana, raccoglieranno le offerte per il Patriarcato Latino di Gerusalemme e per la Custodia di Terra Santa, a favore delle vittime della guerra della Striscia di Gaza.