L’Aquila. Al via per il secondo anno consecutivo, il percorso che l’equipe diocesana, guidato dal sacerdote responsabile della pastorale vocazionale diocesana, don Jean Claude Rajaonarivelo, quest’anno contraddistinto dallo slogan ‘Non mi arrendo’, per accompagnare spiritualmente il cammino dei giovani della diocesi, nella fascia di età ricompresa dai 18 ai 32 anni.
Questa attività di pastorale vocazionale, con questo provocatorio slogan ‘Non mi arrendo’, è un percorso a tappe, con cadenza mensile, svolto in modalità itinerante per far percepire ai giovani anche il linguaggio che viene dalla diversità dei luoghi degli incontri.
Dal giro, avvenuto lo scorso anno, nelle chiese di monasteri della diocesi, con il loro silenzio e la loro speciale atmosfera, si è passati in questo anno pastorale 2024/2025 al giro in chiese parrocchiali o in chiese di comunità religiose della città, con la loro storia antica che con la ricostruzione è andata rinnovandosi.
In questa prima tappa i partecipanti all’incontro si sono ritrovati nella Chiesa di S. Maria del Suffragio, nell’imminenza della Festa della Beata Vergine Maria Salute del Popolo Aquilano, per far ripartire dal centro della città il loro cammino, soprattutto personale ma anche comunitario, proteso alla ricerca di una sempre maggiore intimità con il Signore.
La sobrietà del canto, guidato dalla Sezione Giovani del Coro Diocesano, ha intervallato la catechesi, modulata sugli interventi alternati dalla voce e le provocazioni di Suor Loredana Locci, Direttrice dell’Istituto delle Suore Figlie di Maria Ausiliatrice, e dalla voce di don Federico Palmerini, direttore della Pastorale Universitaria dell’Arcidiocesi, con i riferimenti agli esercizi di coraggio.
Gli esercizi di coraggio che hanno animato la vita del profeta Elia che ha attraversato situazioni esistenziali vicine a quelle dell’umanità del nostro tempo tra le quali la fame, la paura, il successo, ma anche il fallimento e la persecuzione, saranno quest’anno il riferimento della pastorale vocazionale diocesana per la cura interiore dei giovani.
Al tempo della catechesi è seguito quello della preghiera di adorazione eucaristica, con un momento introdotto da Suor Giulia Lanza, francescana Missionaria di Gesù Bambino, per vivere una personale vicinanza al SS. Sacramento, inginocchiati uno per volta davanti davanti al santissimo Sacramento, ma con lo sguardo nel grande specchio posto sotto l’altare per scorgere i tratti della bellezza della propria persona e rendere grazie come figli amati e poi ritrovarsi con l’immaginetta contenente le parole di Santa Chiara che invitano a collocare i propri occhi davanti allo specchio dell’eternità.
A conclusione della liturgia don Jean Claude ha guidato la recita corale della preghiera del Giubileo, sollecitando i presenti a pregarla personalmente ogni giorno in questi mesi che ci separano dall’apertura, e ha dato l’appuntamento per la seconda tappa al venerdì 13 dicembre, presso l’Istituto delle Suore Salesiane in Via don Bosco.
L’incontro si è concluso con un momento di fraterna conviviale, in uno spazio messo a disposizione dalla Rettoria del Suffragio.