L’AQUILA – Con un comunicato la Chiesa aquilana ha annunciato che nei giorni scorsi la Penitenzieria Apostolica ha concesso per l’intero anno 2024 una indulgenza plenaria per la Basilica di Santa Maria di Collemaggio ‘culla’ del primo Giubileo della storia, in preparazione all’Anno Santo del 2025.
Dopo la storica visita pastorale di papa Francesco a l’Aquila avvenuta il 28 agosto 2022, in occasione della 728aPerdonanza celestiniana, in cui per la prima volta nella storia, un papa ha aperto la Porta Santa della Basilica di S. Maria di Collemaggio, compiendo un gesto profetico in vista del Giubileo del 2025, come quello compiuto per il Giubileo della Misericordia celebrato dalla Chiesa universale nel 2016, con il quale papa Francesco aprì, prima tra tutte, non la Porta Santa di S. Pietro, ma quella di Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, dilaniata dalla guerra, carestia e povertà, era già stato concesso un tempo di grazie dalla Penitenzieria Apostolica, con l’ampliamento dell’indulgenza celestiniana per un intero anno, fino all’Apertura della Porta Santa di Collemaggio, prevista per la Perdonanza celestiniana del 28 agosto 2023.
Ora, a seguito di una richiesta del Cardinale Giuseppe Petrocchi alla Penitenzieria Apostolica, il dono di un intero anno da dedicare alla preparazione del Giubileo del 2025 con una nuova indulgenza plenaria che rimarcherà in modo più forte le parole di papa Francesco, che ha definito ‘L’Aquila, capitale del perdono’, sarà un’occasione per cogliere l’autenticità dell’istituzione giubilare e anche del senso stesso della Chiesa, mettendosi in relazione con la straordinaria e genuina figura di cristiano, quale è stato Pietro da Morrone, divenuto Papa, con il nome di Celestino V.
L’Arcidiocesi dell’Aquila, che da tempo si sta preparando al Giubileo del 2025, con interventi mirati a collegare questo ‘tempo di grazia’ con la Perdonanza celestiniana, resa dalla Visita di Papa Francesco a L’Aquila il 29 agosto 2022, evento universale, ‘animato da uno slancio missionario a dimensione planetaria’, strettamente correlato al primo Giubileo della storia, donato da papa Celestino V il 29 settembre 1294 che ha anticipato il Giubileo romano del 1300.
Nella sua missiva alla Penitenzieria Apostolica, Petrocchi ha affermato che “tenuto conto dei molteplici benefici spirituali che la concessione ha prodotto nel Popolo di Dio, che durante l’Anno Celestiniano straordinario è convenuto numeroso nella Basilica di S. Maria di Collemaggio con pellegrinaggi organizzati o spontanei, e soprattutto ora, in vista del Giubileo del 2025, strettamente legato a quello Celestiniano, sono a chiedere di concedere l’Indulgenza Plenaria per tutto l’Anno 2024, a coloro che pentiti e confessati visiteranno la Basilica di S. Maria di Collemaggio”.
Quando nel 2000 fu celebrato il Grande Giubileo del secondo millennio, la Basilica di Santa Maria di Collemaggio era chiusa per i restauri e nonostante la buona volontà dell’Arcidiocesi, di fatto L’Aquila fu esclusa dai pellegrinaggi ‘fuori porta’ dei pellegrini che giungevano a Roma per ottenere l’Indulgenza giubilare.
Ora, dopo i restauri e la riapertura della Basilica che a causa del sisma del 2009 era stata gravemente danneggiata, ma anche a seguito dei lavori svolti dall’amministrazione comunale per creare all’esterno, di fronte alla Porta Santa, uno spazio adatto per seguire i Riti della Porta Santa durante la Perdonanza celestiniana e la celebrazione presieduta da Papa Francesco nel 2022, il Cardinale Petrocchi, in piena comunione con l’arcivescovo Coadiutore Mons. Antonio d’Angelo, sta mettendo in moto una serie di iniziative non solo religiose tra le quali l’Indulgenza del 2024, ma anche culturali, per far si che la Chiesa aquilana, sia pronta ad accogliere i pellegrini che giungendo a Roma per il Giubileo del 2025, sosteranno anche nella basilica di Santa Maria di Collemaggio, per venerare il Santo Papa del Morrone, primo ideatore di un Giubileo cristiano.
Un’opportunità nuova anche per rilanciare in vista dell’Anno Santo, il turismo religioso che ha visto in questi ultimi due anni un crescendo significativo di presenze, soprattutto per l’Anno della misericordia e per la Perdonanza celestiniana, ma che proprio per il Giubileo del 2025, necessita di azioni nuove da parte delle istituzioni religiose e civili, per creare spazi utili ad accogliere i moltissimi pellegrini che verso Roma, potranno sostare nella Città di Celestino V.