Periodico di informazione religiosa

Compassione di Dio, carità per la persona umana. Le Giornate Mondiali dell’Alimentazione

by | 17 Lug 2023 | Cultura

Celebrare le Giornate Mondiali dell’Alimentazione ci ricorda che la storia è nelle mani di Dio, ma è guidata anche dalle nostre azioni, grandi o quotidiane; che nel mondo persistono ancora tante diseguaglianze e disparità; che nel nostro Occidente imperversa l’obesità, e in altri continenti la fame è ancora dilagante; che lo spreco contraddistingue la società del benessere, mentre i poveri mancano del necessario per vivere.

La provvidenza divina guida la storia verso il bene, la pienezza, «la rivelazione dei figli di Dio» (Rm 8,19); il salmista può esclamare con gratitudine: «Dalle tue dimore tu irrighi i monti, e con il frutto delle tue opere si sazia la terra. Tu fai crescere l’erba per il bestiame e le piante che l’uomo coltiva per trarre cibo dalla terra, vino che allieta il cuore dell’uomo, olio che fa brillare il suo volto e pane che sostiene il suo cuore. […] Tutti da te aspettano che tu dia loro cibo a tempo opportuno. Tu lo provvedi, essi lo raccolgono; apri la tua mano, si saziano di beni. Nascondi il tuo volto: li assale il terrore; togli loro il respiro: muoiono, e ritornano nella loro polvere. Mandi il tuo spirito, sono creati, e rinnovi la faccia della terra» (Sal 104/103,13-15.27-30).

Il Figlio di Dio e Figlio dell’uomo, incarnandosi, è venuto a rivelare la prossimità divina per ogni creatura; la mano tesa a tutti i poveri, ai peccatori, agli scoraggiati, alle persone sole o bisognose; la speranza nell’avvento del regno universale di pace, di gioia, di bene, di vita in abbondanza per tutti.

Le narrazioni evangeliche rivelano la compassione che la Trinità nutre per il mondo e per ogni persona umana; Gesù Cristo risuscita, guarisce, salva, riconcilia, conferma, incoraggia, purifica. E invita i propri discepoli a collaborare all’universale opera redentrice: «Voi stessi date loro da mangiare» (Lc 9,13).

La fede ci aiuta a comprendere che il cibo che Dio ci dona non è solo materiale: è grazia, Spirito, misericordia, la stessa vita divina, Eucaristia. La nostra libertà e responsabilità personali sono interpellate dalla preveniente azione divina, affinché rispondano a Lui e alle sorelle e ai fratelli più poveri e bisognosi; ciascuna persona umana è chiamata a condividere i propri carismi, le risorse disponibili, le personali capacità e le ricchezze presenti.

L’analisi di papa Francesco ci dice: «Non lasciare nessuno indietro. Una produzione migliore, una nutrizione migliore, un ambiente migliore e una vita migliore per tutti. Certamente non sarà possibile far fronte alle numerose crisi che colpiscono l’umanità se non lavoreremo e cammineremo insieme, senza lasciare nessuno indietro. A tal fine occorre, prima di tutto, che vediamo gli altri come nostri fratelli e sorelle, come membri che compongono la nostra stessa famiglia umana, e le cui sofferenze e necessità ci riguardano tutti» (Messaggio 2022); come anche: «Attualmente assistiamo a un autentico paradosso in quanto all’accesso al cibo: da un lato, più di 3.000 milioni di persone non  hanno accesso a una dieta nutriente, mentre, dall’altro, quasi 2.000 milioni di persone sono in sovrappeso o affetti da obesità a causa di una cattiva alimentazione e di uno stile di vita sedentario. Se non vogliamo mettere in pericolo la salute del nostro pianeta e di tutta la nostra popolazione, dobbiamo favorire la partecipazione attiva al cambiamento a tutti i livelli e riorganizzare i sistemi alimentari nel loro insieme» (Messaggio 2021). Il Pontefice prosegue auspicando una conversione in questa quadruplice direzione: «Vorrei indicare quattro ambiti in cui è urgente agire: nei campi, nel mare, nella tavola e nella riduzione della perdita e dello spreco alimentare. I nostri stili di vita e le nostre pratiche di consumo quotidiane influiscono sulla dinamica globale e ambientale, ma se aspiriamo a un cambiamento reale, dobbiamo esortare produttori e consumatori a prendere decisioni etiche e sostenibili e sensibilizzare le generazioni più giovani sull’importante compito che svolgono per rendere realtà un mondo senza fame. Ognuno di noi può offrire il suo contributo a questa nobile causa, iniziando dalla nostra vita quotidiana e dai gesti più semplici. Conoscere la nostra Casa Comune, proteggerla ed essere consapevoli della sua importanza è il primo passo per essere custodi e promotori dell’ambiente» (Messaggio 2021). Egli sottolinea come solo abbattendo la fredda e imperante logica del mercato – che punta esclusivamente verso un mero beneficio economico e verso la concezione del cibo come una merce fra le tante – si può crescere nella solidarietà reciproca e fra gli Stati.

Francesco, nei suoi interventi magisteriali, punta sempre sulla necessità di lavorare insieme; a livello di piccole comunità, così come nello scenario internazionale. Egli denuncia – con perseveranza e con la parresia evangelica che accompagna i buoni cristiani – le ingiustizie che abitano il cuore dell’uomo: «Per l’umanità la fame non è solo una tragedia ma anche una vergogna. È provocata, in gran parte, da una distribuzione diseguale dei frutti della terra, a cui si aggiungono la mancanza di investimenti nel settore agricolo, le conseguenze del cambiamento climatico e l’aumento dei conflitti in diverse zone del pianeta. D’altra parte si scartano tonnellate di alimenti. Dinanzi a questa realtà, non possiamo restare insensibili o rimanere paralizzati. Siamo tutti responsabili. La crisi attuale ci dimostra che occorrono politiche e azioni concrete per sradicare la fame nel mondo. A volte le discussioni dialettiche o ideologiche ci allontanano dal raggiungimento di questo obiettivo e permettiamo che nostri fratelli e sorelle continuino a morire per mancanza di cibo. Una decisione coraggiosa sarebbe costituire con i soldi che s’impiegano nelle armi e in altre spese militari «un Fondo mondiale» per poter eliminare definitivamente la fame e contribuire allo sviluppo dei Paesi più poveri. In tal modo si eviterebbero molte guerre e l’emigrazione di tanti nostri fratelli e delle loro famiglie che si vedono costretti ad abbandonare la propria casa e il proprio paese per cercare una vita più dignitosa» (Messaggio 2020).

Il tema dell’alimentazione è vasto e ci riguarda da vicino. Tutti! Interpella i nostri stili di vita, le scelte politiche, le strategie economiche, la progettualità del domani, la prossimità alle varie povertà. Se custodiamo i valori cristiani, saremo i costruttori di un’umanità redenta, di una civiltà dell’amore, di un mondo maggiormente equo e fraterno.

Print Friendly, PDF & Email

Ultimi articoli

Author Name