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Formazione dei sacerdoti: concluso il convegno in Vaticano

by | 11 Feb 2024 | Vita ecclesiale

Città del Vaticano – Con la Concelebrazione Eucaristica nella Basilica Vaticana, presieduta dal Card. Lazzaro You Heung sik, Prefetto del Dicastero per il Clero, si è concluso ieri in Vaticano il Convegno Internazionale per la Formazione Permanente dei Sacerdoti.

Le parole del Cardinale You, pronunciate durante l’omelia all’altare della Cattedra, partono dal commento al Vangelo della liturgia di ieri tratto dal Vangelo di Marco 8, 1-10, in cui punto di partenza è l’immagine della folla, che nel corso dell’omelia si articola in più dimensioni: ‘una folla numerosa di sacerdoti provenienti da tutte le parti del mondo, un popolo di discepoli innamorati sulle orme del loro Maestro e, soprattutto, una moltitudine di gente affamata, proprio come era quella a cui Gesù rivolge lo sguardo. Si, anche noi ci riconosciamo affamati e, perciò, sempre bisognosi di formazione’, ma anche una folla per la quale Gesù prova compassione, perché affamata.

Il Porporato coreano, ha voluto ricordare le tante suggestioni dei giorni del convegno internazionale sulla formazione dei sacerdoti, scandite da condivisione, gioia e fraternità invitando i presenti a ‘dare voce a questa fame che ci portiamo dentro, al desiderio di “ravvivare il dono” che ci è stato fatto e di rinnovare il nostro ministero nell’ascolto delle domande, delle ferite e delle speranze del nostro tempo. E possiamo farlo semplicemente ripetendo, nel silenzio del cuore, la domanda dei discepoli: «come riuscire a sfamarli di pane qui, in un deserto?» (Mc 8,4)’.

Il tema della compassione per la folla, provata da Gesù ed evidenziato in Mc 8, 2, ‘è al centro della vita di Gesù, è il cuore del suo ministero ed è anche la sorgente del nostro ministero sacerdotale: la compassione, la partecipazione profonda ai travagli del mondo, la commozione interiore per le storie di coloro che incontriamo, le nostre lacrime con chi piange, il nostro sorriso con chi gioisce, la nostra vicinanza verso tutti coloro che soffrono, lottano e sperano’.

Questo il Cardinale You, aveva già avuto modo di affermarlo durante il suo intervento a conclusione del Convegno Internazionale, proprio nella mattinata di ieri, e l’omelia è stata una nuova opportunità per esortare i presenti a ‘portare a tutti la gioia del Vangelo, quella notizia buona che sostiene le fatiche e le speranze dell’esistenza di ciascuno’.

Proseguendo l’omelia il Cardinale ha affermato che ‘il Vangelo ci suggerisce un cambiamento di sguardo spirituale e pastorale: mentre i discepoli si concentrano sui pochi pani e pesci che hanno a disposizione, Gesù li spezza e li distribuisce. Come abbiamo ascoltato in questi giorni, dinanzi alle difficoltà e alle crisi del nostro tempo, possiamo restare prigionieri delle diagnosi e piangerci addosso oppure possiamo fare della crisi un’opportunità di cambiamento, un’occasione di riflessione, un modo per raccogliere e affrontare le nuove sfide, ripartendo proprio dal poco che siamo e che abbiamo: «prese i sette pani, rese grazie e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero».

L’invito conclusivo dell’omelia, diviene una proposta ai partecipanti al convegno affinché si impegnino ‘nella ricerca delle migliori vie pastorali per portare in modo nuovo l’annuncio del Vangelo’, ripartendo dal rinnovare la fede, l’amicizia con Cristo, la disponibilità a consegnare i pochi pani e i pochi pesci che hanno, ‘perché nelle sue mani possano moltiplicarsi. Siamo piccoli, ma siamo discepoli del Maestro e, mossi da lui, possiamo continuare a offrire la nostra vicinanza compassionevole, la nostra presenza discreta e gentile, la nostra testimonianza gioiosa del Vangelo, perché tutti coloro che ci incontrano possano mangiare a sazietà’, impegnandosi, come ricordava Papa francesco, ad essere discepoli missionari.

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