I ‘nostri’ e gli ‘altri’ sono spesso le parole che riempiono le nostre bocche. Siamo abituati a tracciare confini e a distinguere in maniera chiara ciò che è dalla nostra parte e ciò che consideriamo estraneo. Per rimarcare la differenza cominciamo a demonizzare l’estraneo rendendolo sempre più lontano da noi e sempre meno avvicinabile. Per i credenti questo pericoloso sport di divisione/distinzione scade molte volte nel sentirsi migliori degli altri, quelli che ormai chiamiamo “i lontani”, come se Dio possa essere davvero lontano da qualcuno che ama. Infatti il cuore della fede è questo: Dio ama tutti, e non è lontano da nessuno. Gesù ne è la prova, l’argomento più convincente. Amare però non è giustificare le malefatte ma desiderare che l’altro prenda distanza dal proprio male per poter essere davvero se stesso e quindi felice. Così Dio condanna il peccato ma getta continuamente ponti al peccatore. La sottile arte dei discepoli del Vangelo dovrebbe essere proprio questa: costruire ponti, abbattere muri, includere e allo stesso tempo chiamare le cose per nome, non confondere il bene con il male, tenere lontano da se l’integralismo religioso e il buonismo melense. Per questo risulta scandaloso l’atteggiamento che Gesù ha nei confronti della donna straniera nel racconto del Vangelo di Matteo della XX domenica del tempo ordinario: “«Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini»”. Dare del cane a qualcuno è terribile. Come può Gesù far questo? Chi si pone questa domanda non ha mai vissuto una crisi di fede, cioè quei momenti della vita in cui ti sembra che Dio o non esiste o ce l’ha con te. Quando accadono simili circostanze si possono fare solo due cose: o credere nella propria percezione delle cose, o disobbedire ad essa. Questa donna attua la seconda opzione: “«È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni»”. Gesù rimane senza parole: finalmente qualcuno che ha compreso il segreto: non dubitare mai dell’amore di Dio anche quando tutto grida contro: “«Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita”.