Periodico di informazione religiosa

Il Natale con Gregorio Magno. 26 dicembre, Santo Stefano

by | 26 Dic 2023 | Monasteria

Natale con Gregorio Magno. Santo Stefano.

“Ieri abbiamo celebrato la nascita nel tempo del nostro re eterno; oggi celebriamo la passione trionfale del soldato. Ieri il nostro re, rivestito del mantello della carne, è uscito dal palazzo del grembo della Vergine e ha voluto visitare il mondo; oggi il soldato, uscendo dalla tenda del corpo, è partito trionfando verso il cielo. Il Signore scende velato dalla carne; Stefano sale ornato dal sangue, come da una corona. Egli sale al cielo mentre viene lapidato, il Signore scende mentre gli angeli esultano. “Gloria nell’alto dei cieli“, hanno cantato ieri gli angeli; oggi hanno accolto con gioia tra di loro Stefano. Ieri Cristo è stato avvolto in fasce per noi, oggi Stefano ha rivestito la stola dell’immortalità”. Con questo gioco di contrasti san Fulgenzio di Ruspe, autore del V secolo, spiega l’avvicendamento della festa del Natale con il martirio di Stefano. Umanamente parlando, la morte è la fine di tutto, e umanamente parlando c’è speranza soltanto finché c’è vita. Ma per il cristiano la sofferenza e la morte non sono affatto la fine di tutto. La morte di Stefano e di tanti testimoni della fede cristiana, di ieri e di oggi, non avrà l’ultima parola sulla vita di questi discepoli di Gesù.

Il martire di Cristo

Quanto più esteriormente il giusto sopporta avversità, tanto più egli splende interiormente per la luce delle virtù e l’anima dei buoni, quanto più dure prove sopporta per la verità, tanto più spera con certezza i beni eterni

Dai Commenti morali a Giobbe, II, X, 35

Togliendogli così la vita del corpo, non valsero a uccidere se non ciò che l’eroica vittima aveva costantemente disprezzato nella sua persona. A dimostrare la sua vera gloria, non mancarono prodigi e miracoli. Poiché nel silenzio della notte cominciò subito a sentirsi un canto di salmi presso il corpo del medesimo Re e Martire; tanto più veramente Re, in quanto che fu Martire.

Dai Dialoghi III, 31

Questi santi, davanti ai quali siamo radunati, odiarono il mondo e lo calpestarono sotto i propri piedi quando la pace, le ricchezze e la salute esercitavano il loro fascino.

Dalle Omelie sui Vangeli, XXVII

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