Periodico di informazione religiosa

La vita interpella la fede. La fede illumina la vita

by | 13 Dic 2023 | Teologia

La fede cristiana ha molto a che fare con la vita concreta; e quest’ultima la interpella spesso – apertamente o inconsciamente – su realtà profonde e importanti.

Nelle ultime settimane hanno creato un ampio dibattito teologico, pubblico e pastorale due pronunciamenti del Dicastero per la Dottrina della Fede, in merito a: “Domande riguardo alla possibile partecipazione ai sacramenti del battesimo e del matrimonio da parte di persone transessuali e di persone omoaffettive” (31 ottobre 2023), e a “Una serie di domande proposte dalla Conferenza Episcopale Ceca, riguardo all’amministrazione dell’Eucaristia ai divorziati che vivono in una nuova unione” (25 settembre 2023). I quesiti sono nati a partire dalle varie esperienze che le Chiese stanno conoscendo negli ultimi anni e in tutto il mondo, primieramente dalla promulgazione della Esortazione apostolica sull’amore nella famiglia Amoris laetitia (19 marzo 2016); i Pastori, posti di fronte alla carne e alla vita delle persone umane, sentono il bisogno di avere luce, incoraggiamento, conferme per i tanti cammini di discernimento comunitario da percorrere.

Emergono, in questo preciso tempo storico, grosse questioni antropologiche, ruotanti intorno al gender, alle nuove realtà familiari, alla precarietà socio-economica nella quale tutti siamo immersi. Sappiamo di voler e saper tendere ai valori umano-cristiani da una parte; mentre dall’altra i soli bisogni personali, uniti all’atmosfera mondana che respiriamo, ci attirano e rischiamo di farci intrappolare da questi inediti scenari.

La saggezza ci aiuta a prendere consapevolezza del fatto che, nei confronti della Rivelazione e del Magistero, non possiamo pensarci come paladini di diritti; bensì, siamo chiamati a riscoprirci – ogni giorno – figli, di Dio e della Chiesa. Le rivendicazioni non appartengono alla logica del Regno, né a quella della civiltà dell’amore. I Documenti vaticani sottolineano il primato della testimonianza, a discapito dello scandalo; la centralità della grazia e del battesimo, quale porta della vita cristiana. Viene, infatti, affermato: «In ogni caso, la Chiesa dovrà sempre richiamare a vivere pienamente tutte le implicazioni del battesimo ricevuto, che va sempre compreso e dispiegato all’interno dell’intero cammino dell’iniziazione cristiana». Rimane centrale il primato della formazione e dell’accompagnamento; accanto al valore dell’incontro personale e del discernimento comunitario.

Alla Chiesa sta a cuore la misericordia! La sua missione è quella della custodia di ogni vita e persona umana, specialmente di quelle più vulnerabili. La vocazione che la accompagna la muove a scrutare la storia e la società, al fine di intercettare la presenza di Dio e l’opera dello Spirito nel mondo.

I pronunciamenti magisteriali si collocano sulla scia del millenario cammino ecclesiale; nello stesso tempo, si lasciano interpellare dalle sfide antropologiche attuali: per poter cogliere, nella eterna Rivelazione, la strada da percorrere, per edificare e difendere una umanità integrata e integrale, una carità operosa e universale, una speranza che apre il cuore alla gioia e alla pace.

Alla Chiesa sta a cuore ogni persona umana, nella sua condizione propria, e nel suo orientamento sessuale. Essa pone al vertice il cammino della fede e della piena realizzazione umana nel bene, nella verità, e nella gioia, poiché «la gloria di Dio è l’uomo vivente» (Ireneo di Lione); e perché il Creatore ha posto la persona nel mondo “poco meno di un dio; di gloria e di onore lo ha coronato” (cfr. Sal 8), e l’ha chiamata alla piena ricapitolazione nel Figlio Gesù Cristo alla fine dei tempi (cfr. Ef 1,10).

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