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L’arte (e la creatività) nell’era dei social media: sfide, responsabilità e soluzioni per un equilibrio tra espressione e censura

by | 4 Apr 2023 | Recuperare e condividere

L’espansione dei social media nel quotidiano ha profondamente influenzato il modo in cui l’arte e la creatività vengono vissute e condivise, aprendo nuove opportunità ma anche introducendo nuove dinamiche comunicative. In questo articolo, esploriamo le sfide che gli artisti affrontano nell’era dei social media, il dilemma tra libertà di espressione e censura dell’arte, la responsabilità dell’artista e le possibili soluzioni per trovare un equilibrio tra questi aspetti.

I cambiamenti nella fruizione dell’arte

I social media hanno aperto a chiunque la possibilità di raggiungere un pubblico potenzialmente globale senza passare per le strutture tradizionali, come gallerie e musei. Ciò ha portato a una maggiore libertà espressiva, ma anche a una sovraesposizione mediatica che può influenzare la coerenza e la profondità di un lavoro artistico.

L’arte (e la creatività più in generale) sui social media rende difficile per gli artisti coinvolgere il pubblico in modo significativo, poiché le persone tendono a interagire con i contenuti in maniera rapida e superficiale. Di conseguenza, gli artisti (e i così detti “creatori di contenuti”) potrebbero dover adattare il loro approccio per catturare l’attenzione del pubblico, influenzando l’identità del loro lavoro e la sua adattabilità ad un pubblico più vasto e meno consapevole.

La responsabilità dell’artista

Gli artisti hanno il compito di riflettere sul messaggio trasmesso attraverso le loro opere. L’arte può avere un impatto significativo sulla società e sugli individui, e gli artisti devono essere consapevoli del potere delle loro opere e del loro lavoro con tutte le possibili conseguenze. Tuttavia, un artista deve sempre considerare la coerenza del proprio operato, che può essere messa a rischio dalla pressione mediatica.

Anche se gli artisti sono responsabili del messaggio delle loro opere, una volta che un’opera d’arte diventa di dominio pubblico, può essere condivisa, distribuita e interpretata in modi che l’artista potrebbe non aver previsto o desiderato. Nonostante ciò, gli artisti hanno una responsabilità continua nei confronti delle loro opere, indipendentemente dallo stato di proprietà.

Il dilemma tra libertà e censura dell’arte

Il rapporto tra libertà e censura dell’arte è una questione complessa che ha sollevato dibattiti per molti anni. La libertà di espressione è un diritto fondamentale che consente agli artisti di esprimere le loro opinioni ed emozioni attraverso le loro opere. Tuttavia, la censura, quando non è utilizzata arbitrariamente o per controllare la libertà d’espressione, può essere vista come necessaria per proteggere il pubblico da opere d’arte ritenute offensive, volgari o dannose.

La censura, purtroppo, può anche avere effetti negativi, come la limitazione della libertà di espressione e l’imposizione di un pensiero univoco. Ci sono numerosi casi di opere d’arte censurate o rimosse da esposizioni o musei a causa della loro natura controversa, provocatoria o, purtroppo, non condivisa.

Educazione all’arte e alla comunicazione visiva

Una possibile soluzione per affrontare le dinamiche della fruizione dell’arte sui social media, il dilemma tra libertà e censura dell’arte e la questione della responsabilità dell’artista passa sicuramente per l’educazione all’arte e alla comunicazione visiva.

L’educazione all’arte può aiutare il pubblico a essere più responsabile e critico, sviluppando in esso un maggior senso critico e una maggiore comprensione dei linguaggi d’arte ed espressivi.

L’educazione alla comunicazione visiva può aiutare il pubblico a sviluppare una maggiore consapevolezza del potere delle immagini, contribuendo a prevenire fraintendimenti, malinterpretazioni o a riconoscere messaggi fuorvianti od occulti.

In un mondo sempre più connesso e influenzato dalla tecnologia, la consapevolezza dell’arte e della comunicazione visiva assume un ruolo cruciale nel fornire agli utenti (spettatori passivi) gli strumenti per distinguere tra informazioni accurate e fake news o messaggi fuorvianti. La conoscenza dell’arte e delle tecniche visive può aiutare gli spettatori a sviluppare un occhio critico per valutare la veridicità delle informazioni che ricevono attraverso i vari canali di comunicazione.

Le tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale, hanno un impatto notevole sulla società e sulla cultura, tanto da poter essere utilizzate anche per creare contenuti ingannevoli o manipolatori. Gli artisti, attraverso le loro opere, possono contribuire a indagare e riflettere sulle implicazioni culturali e sociali di queste nuove tecnologie, promuovendo la consapevolezza del loro utilizzo, sia positivo che negativo, e del loro impatto sulla nostra vita quotidiana.

L’arte e la creatività nell’era dei social media presentano sfide e opportunità uniche. È importante trovare un equilibrio tra espressione e censura e incoraggiare una maggiore responsabilità da parte degli artisti e del pubblico. L’educazione all’arte e alla comunicazione visiva rappresenta un passo fondamentale per promuovere una maggiore consapevolezza e critica nell’approccio all’arte nell’era digitale.

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Carlo Nannicola, nato all’Aquila nel 1981, è un artista e docente di Grafica d’arte specializzato in nuovi media e creatività digitale. La sua ricerca interdisciplinare spazia dalla grafica al video, dalla performance ai nuovi media, e ha collaborato con numerosi artisti italiani e stranieri. Ha curato rassegne di arte contemporanea, grafica, video e web art, sperimentato con l’arte e i nuovi media, e insegnato in diverse accademie italiane. Attualmente è docente presso l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. Dal 2004, partecipa attivamente a mostre e seminari, proponendo esperienze di esplorazione delle pratiche artistiche e metodologie digitali.

©24 HRS in photos” by Erik Kessels at the SFMoMA – Credit: Jason Henry’s photograph for The New York Times.
Attribution-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-ND 2.0) – L’installazione “24 HRS in Photos” di Erik Kessels presso il Museo d’Arte Moderna di San Francisco è una stanza riempita di stampe realizzate a partire da foto caricate su Flickr durante un periodo di 24 ore nel 2011. https://www.flickr.com/photos/dou_ble_you/47502419882

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