L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è l’agenzia delle Nazioni Unite specializzata in salute pubblica. Fondata nel 1948, la sua missione è garantire il miglior livello di salute possibile per tutte le popolazioni del mondo. Nel corso della sua storia, l’OMS ha giocato un ruolo cruciale nel coordinare la risposta globale alle emergenze sanitarie, promuovere la ricerca scientifica e sostenere i sistemi sanitari nei Paesi più vulnerabili.
Tuttavia, negli ultimi anni, l’OMS ha affrontato critiche e tensioni politiche, in particolare con gli Stati Uniti, che hanno dichiarato, subito dopo l’elezione di Trump, di voler uscire dall’organizzazione. Questo scenario potrebbe avere conseguenze significative non solo per l’OMS stessa, ma per la salute pubblica globale.
Nel corso della sua storia, l’OMS ha ottenuto risultati straordinari nella lotta contro le malattie e nel miglioramento della salute di tutti. Uno dei più grandi successi dell’OMS è stata l’eradicazione del vaiolo nel 1980. Grazie a una massiccia campagna di vaccinazione, il vaiolo è stato completamente debellato.
L’OMS ha coordinato programmi di vaccinazione che hanno ridotto drasticamente i casi di poliomielite in tutto il mondo. Oggi, la malattia è endemica solo in pochissimi Paesi, e si spera di poterla eradicare completamente nei prossimi anni.
Durante la pandemia di COVID-19, l’OMS ha svolto un ruolo centrale nel fornire linee guida, coordinare la distribuzione di vaccini attraverso il programma COVAX e supportare i Paesi nella gestione della crisi sanitaria. Il suo operato è stato fondamentale nel rispondere a un’emergenza senza precedenti.
Inoltre l’OMS ha promosso campagne per combattere malaria, tubercolosi e HIV/AIDS, contribuendo alla riduzione della mortalità legata a queste malattie con programmi di prevenzione e trattamenti accessibili.
L’organizzazione lavora per migliorare l’accesso all’acqua potabile, alle cure mediche essenziali e alla nutrizione, in particolare nei Paesi più poveri. Ha inoltre stabilito linee guida per la sicurezza alimentare e la lotta alla resistenza agli antibiotici.
Gli Stati Uniti sono storicamente tra i principali finanziatori dell’OMS, contribuendo con centinaia di milioni di dollari ogni anno. Una loro eventuale uscita potrebbe avere gravi ripercussioni, inquanto
senza il contributo degli Stati Uniti, l’OMS perderebbe una parte significativa del suo budget, mettendo a rischio programmi di vaccinazione, ricerca e interventi sanitari in molte aree del mondo. La lotta contro le malattie infettive richiede uno sforzo coordinato a livello globale. L’uscita di un Paese così influente potrebbe minare la capacità dell’OMS di rispondere a crisi sanitarie future. Altro problema sarebbe che l’assenza degli Stati Uniti costringerebbe altri Paesi a coprire il deficit finanziario, cosa non sempre fattibile. Questo potrebbe rallentare le operazioni dell’OMS e ridurre la sua efficacia. Senza contare che senza una guida e un coordinamento globale, il mondo potrebbe trovarsi meno preparato ad affrontare nuove pandemie o emergenze sanitarie.
L’OMS ha dimostrato di essere un pilastro essenziale nella sanità mondiale, contribuendo a salvare milioni di vite e migliorare le condizioni di salute a livello globale. Un’eventuale uscita degli Stati Uniti dall’OMS sarebbe un duro colpo per la cooperazione internazionale in ambito sanitario, con effetti negativi sulla capacità del mondo di affrontare future crisi sanitarie. In un’epoca in cui le minacce alla salute sono sempre più letali, è fondamentale rafforzare, piuttosto che indebolire, le istituzioni che lavorano per la sicurezza e il benessere di tutti.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità: sicurezza e benessere
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