L’Aquila – In occasione della Festa della Repubblica, si terranno lunedì 2 giugno a L’Aquila, le celebrazioni per il 79esimo anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana, al termine della quale avrà luogo la consegna delle Onorificenze al Merito della Repubblica Italiana, concesse dal Presidente della Repubblica a 20 cittadini, tra i quali all’arcivescovo mons. Orlando Antonini, a cui verrà consegnata la nomina di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica, conferita su proposta del Consiglio dei Ministri.
In mattinata, alle ore 10.00, il Prefetto Giancarlo Di Vincenzo presenzierà, unitamente alle massime autorità del territorio, alla cerimonia presso il Monumento ai Caduti in Villa Comunale, con il solenne alzabandiera e la deposizione della Corona in onore dei Caduti di tutte le guerre.
Sarà schierato il picchetto d’onore interforze costituito da rappresentanti delle Forze armate e di Polizia (Esercito Italiano, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Vigili del Fuoco), con la rassegna dello schieramento da parte del Prefetto, alla presenza delle autorità istituzionali locali, provinciali e regionali, dei gonfaloni della Regione, della Provincia e del Comune dell’Aquila e dei labari delle Associazioni combattentistiche e d’Arma.
La cerimonia sarà introdotta dall’alzabandiera e dall’esecuzione dell’Inno Nazionale, dalla lettura del Messaggio del Ministro della Difesa, da parte di una delle più alte cariche militari della Regione Abruzzo e dalla lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, da parte del Prefetto.
Al termine, si terrà la tradizionale cerimonia di consegna delle Onorificenze al Merito della Repubblica Italiana, concesse con decreto del Presidente della Repubblica in data 27 dicembre 2024 a 20 cittadini.
L’ambita onorificenza, istituita con la Legge 3 marzo 1951, n. 178, è destinata a coloro che si sono particolarmente distinti verso la Nazione nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’economia e del disimpegno di pubbliche cariche ma anche nelle attività svolte ai fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari.
Il Prefetto dell’Aquila, Giancarlo Di Vincenzo, consegnerà la distinzione onorifica a Sua Eccellenza Monsignor Orlando Antonini e al Sig. Sergio Tuzi con il grado di Commendatore, al Colonnello dell’Arma dei Carabinieri Nicola Mirante e al Geom. Sigilfredo Riga con il grado di Ufficiale e ai Sig.ri Achille Buoncompagno, dr.ssa Bovini Giuseppe Chiaretti, Prof. Fabrizio Marinelli, Raffaello Valleriani, Ten. Col. Nicola Giandomenico, Carla Di Paolo, Colonnello Domenico Torres, Luogotenente Gabriele Furioso, Ten. Col. Vittorio Lilli, Appuntato Scelto Andrea Ceccarelli, Luogotenente Piero Figurato, Professoressa Annamaria Fracassi, Dott. Bruno Mariani, Sig. Paolo Prosperi, Appuntato Scelto Andrea Rossi e al Sig. Giovanni Santabarbara, con il grado di Cavaliere.
Sarà infine consegnata una Medaglia d’Onore concessa dal Presidente della Repubblica alla memoria di Puglielli Giosuè, cittadino italiano, deportato ed internato nei lager nazisti nell’ultimo conflitto mondiale.
L’onorificenza concessa all’Arcivescovo mons. Orlando Antonini di Commendatore al Merito della Repubblica, come accade per altri cittadini che si distinguono per benemerenze verso la Nazione, è un atto di particolare rilievo, che conferita dal Presidente della Repubblica premia il merito a tutte le attività che il presule ha svolto nel tempo, tra cui il suo servizio come diplomatico della Santa Sede, prima come Segretario e poi come Consigliere, tra il 1980 e il 1995 nelle Nunziature in Bangladesh, in Madagascar, in Siria, in Cile e a Parigi. Ma anche come Nunzio Apostolico, tra il 1999 e il 2015, in Zambia ed in Malawi, in Paraguay e a Belgrado, ex Jugoslavia, gestendo situazioni molto complesse, che lo hanno contraddistinto per la sua capacità diplomatica e la sua preparazione interculturale.
Ma di mons. Orlando Antonini, è stato certamente anche riconosciuto il suo amore per il territorio aquilano, per la sua preparazione in ambito di Beni Culturali e in storia locale, che lo hanno reso uno dei riferimenti più significativi nelle attività culturali del territorio, non solo di indirizzo religioso, ma anche di quelle della cultura locale.