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Riflettiamo sulla sinodalità. L’ultimo libro di fra Piero Sirianni

by | 1 Mar 2024 | Recensioni

Riflettiamo sulla sinodalità; con l’ultimo libro che fra Piero Sirianni – Frate Minore Cappuccino del convento aquilano di Santa Chiara e docente presso il nostro istituto di scienze religiose “Fides et Ratio” – ha pubblicato poche settimane fa “Un’antropologia teologica e sinodale. A partire da relazioni redente” (Armando editore, Roma 2024, pp. 140).

La sua ricerca, molto agile e accessibile anche a un vasto pubblico di lettori, si muove su un terreno sia teologico che antropologico; essa è sempre attraversata, inoltre, dal filo rosso del Magistero e particolarmente dai pronunciamenti di papa Francesco.

Il testo – di circa 140 pagine – è stato suddiviso in tre capitoli: il primo, dal carattere fortemente teologico, pone le basi dell’intero lavoro; il secondo guarda alla persona umana, portatrice della propria vocazione, ma anche depositaria della missione di andare incontro agli altri; l’ultima parte, dal taglio teologico-pastorale, analizza gli scenari ruotanti intorno alle categorie di popolo di Dio, battesimo, comunità.

Il punto di partenza del nostro autore è rintracciabile nella paternità di Dio: nella sua carità traboccante che si riversa sulla creazione e incontra donando vita e salvezza: «La Rivelazione ci dona la certezza di essere figli – tutte e tutti – di uno stesso Padre, e ci chiama all’amore universale e alla fraternità, alla sequela di Gesù Cristo e alla comunione pneumatologica, alla partecipazione all’unico pane eucaristico, e alla speranza nel pieno compimento escatologico e futuro» (p. 11). L’accento è posto, in questo primo capitolo, sull’azione dello Spirito santo, accanto a quella di Cristo e sulla centralità del mistero eucaristico, che anima la vita della comunità; la chiusura dell’approfondimento teologico proietta verso la dimensione escatologica, fonte e culmine del pellegrinaggio terreno.

Il capitolo secondo risulta impregnato di antropologia teologica: ci aiuta a guardare alla persona umana come a quella creatura che, coscientizzandosi della propria condizione di povertà esistenziale, si apre alla fraternità, quale «bisogno dell’altro-da-sé» (p. 59). La relazione nasce dal nostro Dio e interpella tutti alla comunione; perciò il cammino sinodale – che stiamo percorrendo con maggiore parresia guidati dagli insegnamenti di papa Francesco – rimane per tutti una vocazione e una missione da incarnare. L’azione della grazia ci converte al dono: «L’amore, vissuto trinitariamente, apre la persona umana al dono totale di sé» (p. 68). Il battesimo ricevuto ci chiama a rientrare in noi stessi, per orientare la nostra personale libertà verso il bene; l’ascolto che ne deriva ci prepara al discernimento comunitario, processo indispensabile oggi nella vita della Chiesa. Il frutto dei personali cammini cristiani ci consegna costituita da: rispetto, amore, solidarietà, servizio, relazione, misericordia, fraternità, comunione, medesimi sentimenti (cfr. p. 93).

Il capitolo conclusivo del libro si muove intorno alle categorie di: popolo di Dio, carismi, partecipazione alla vita ecclesiale, compiti personali, cammino di conversione, impegno nella testimonianza; «Il popolo di Dio – e, con esso, i pastori – è chiamato a una rinnovata auto-coscienza del proprio battesimo e della personale professione di fede, per meglio comprendere la comune missione a vantaggio del Regno e nella società. C’è bisogno di: reciproca accoglienza, ascolto, discernimento comunitario, inclusione, partecipazione, lavoro insieme; di una vera santità cercata insieme, la quale, innestandosi nella Pasqua del Figlio di Dio e Figlio dell’uomo, edifica legami redenti e di fraternità» (p. 96).

Verso la conclusione, fra Piero ci ricorda: «Ci occorre un vero e proprio stile sinodale, cioè un vivere come popolo di Dio; atmosfera costituita di: profondo ascolto reciproco e dell’umano, riscoperta della comune dimensione discepolare, desiderio di gratitudine, lavoro nel coinvolgimento

di tutti. Le parole-chiave che rimangono sono: inclusione, accoglienza, partecipazione, appartenenza, cammino comune, relazione, corresponsabilità, comunità, circolarità, battesimo, sussidiarietà, profezia, uscita missionaria, nuovo stile ecclesiale fondato sulla conversazione spirituale; a discapito di una appartenenza passiva» (p. 122).

Accogliamo – dunque – questa piccola ricerca e ci auguriamo che accenda nuove luci sul cammino sinodale che stiamo percorrendo; per farci prendere sempre più consapevolezza della nostra comune vocazione-missione di essere i protagonisti della edificazione del regno di Dio, seguendo Cristo Gesù e nello Spirito santo.

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