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Cristianofobia, è allarme in Europa

da | 7 Dic 2024 | Cronaca

Nel contesto della 27a edizione della European Prayer Breakfast tenutasi presso il Parlamento europeo, a Bruxelles, mercoledì 4 dicembre 2024, la COMECE ha contribuito alla conferenza dal tema “Safeguarding Religious Freedom in Europe – Current challenges and future prospects“. In Europa si avverte una crescente cristianofobia che si manifesta anche in Paesi di antica tradizione cristiana e per i vescovi europei è ormai giunto il momento per la nomina di un coordinatore UE per la lotta all’odio anticristiano in Europa, parallelamente agli attuali mandati per la lotta ai crimini d’odio antisemiti e antimusulmani.

L’European Prayer Breakfast (EPB) è stata fondata nel 1998. Coordinata dagli eurodeputati e con partecipanti provenienti da altre istituzioni europee, il suo obiettivo è incoraggiare la discussione di temi attuali e intessere relazioni che proseguiranno anche in futuro. Il panel del 4 dicembre, cui hanno partecipato circa 450 ospiti provenienti da tutta Europa e oltre, è stato presieduto dall’eurodeputato Paulius Saudargas ed era composto da esperti di libertà religiosa di diversa estrazione: Katharina von Schnurbein, Coordinatrice della Commissione europea per la lotta all’antisemitismo e la promozione della vita ebraica; Gudrun Kugler, membro austriaco del Parlamento e vicepresidente dell’Assemblea parlamentare dell’OSCE; Alessandro Calcagno, consulente COMECE per i diritti fondamentali e l’articolo 17 TFUE; Anja Hoffmann, direttore esecutivo dell’OIDAC (Osservatorio sull’intolleranza e la discriminazione contro i cristiani in Europa). Insieme hanno presentato questioni urgenti e risposte significative alle attuali sfide nell’ambito dell’intolleranza e della discriminazione religiosa.

Von Schnurbein ha ricordato i recenti attacchi antisemiti in Europa e come questi dovrebbero riguardare non solo i credenti ebrei, ma tutti noi. Per superare l’odio antireligioso, occorre lavorare insieme, superando divisioni religiose e ideologiche, anche se non si è d’accordo su ogni punto. La direttrice di “OIDAC EuropeHoffmann ha presentato i risultati dell’ultimo rapporto sull’intolleranza e la discriminazione contro i cristiani in Europa: 2.444 crimini d’odio anticristiani documentati dalla polizia e dalla società civile in 35 paesi europei nel 2023, tra cui 232 attacchi personali contro i cristiani, quali molestie, minacce e violenza fisica. I paesi che destano particolare preoccupazione sono la Francia, con quasi 1.000 crimini d’odio anticristiani nel 2023; il Regno Unito, dove gli incidenti sono saliti a più di 700 e la Germania, che ha registrato un aumento del 105% dei crimini d’odio anticristiani, passati da 135 nel 2022 a 277 nel 2023. Oltre agli attacchi violenti, il rapporto di OIDAC Europe ha riscontrato anche discriminazioni nei confronti dei cristiani sul posto di lavoro e nella vita pubblica dei paesi europei, il che ha portato a una crescente autocensura tra i cristiani in Europa. Inoltre Hoffmann ha anche l’attenzione sulla legislazione che limita la libertà religiosa: casi come il processo quinquennale del parlamentare finlandese Päivi Räsänen, per aver twittato un versetto della Bibbia; l’incriminazione del cristiano maltese Matthew Grech, per aver raccontato la sua storia di fede in televisione; la condanna di Adam Smith-Connor, per aver pregato in silenzio vicino a una clinica per l’aborto nel Regno Unito. Sono tutti casi che dimostrano quanto i legislatori debbano considerare gli effetti “collaterali” che la normativa può avere sulla libertà religiosa.

Il consigliere della COMECE, Alessandro Calcagno, ha sottolineato la necessità di rispettare tutti gli aspetti della libertà religiosa, nelle sue dimensioni privata e pubblica, individuale e collettiva. In questo contesto, ha sottolineato la necessità di superare l’idea errata che l’esposizione di simboli religiosi possa offendere la sensibilità dei credenti di altre fedi o dei non credenti. Calcagno ha anche ribadito la necessità di una migliore protezione dei luoghi di culto. Al fine di garantire che ogni comunità religiosa abbia pari accesso agli strumenti di protezione, dovrebbe essere nominato un coordinatore dell’UE per la lotta all’odio anticristiano, parallelamente agli attuali mandati per la lotta ai crimini d’odio antisemiti e antimusulmani. Ha infine sottolineato il ruolo positivo che l’alfabetizzazione religiosa può svolgere per promuovere e proteggere la libertà religiosa e contrastare la discriminazione per motivi religiosi; cosa che vale anche per le autorità e le istituzioni pubbliche, affinché possano elaborare politiche e misure legali ben fondate.

Al termine dell’evento, il Presidente della COMECE, S.E. Mons. Mariano Crociata, ha offerto una preghiera conclusiva e ha benedetto tutti i partecipanti: “Lord, grant us the grace of true freedom, grant it to each one of us, to all those who operate within the European institutions, to all europeans. We need to rediscover that being free means to adhere, deeply in our heart to the good we search, which only you can grant to us. Gather us from dispersion and give us the gift of unity. Make us able to look not only to our good, but also to the one of our neighbours and of all our countries. Grant us the wish for peace and the will to pursue it with all our strength. May God bless us all in the name of the Father, the Son and the Holy Spirit. Amen“.

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