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Fatima consacra a Maria il pontificato di Leone XIV

da | 14 Mag 2025 | Vita ecclesiale

Fatima consacra il pontificato di Leone XIV: i vescovi portoghesi affidano il nuovo Papa alla Madonna del messaggio di pace

Nel giorno in cui si rinnova l’anniversario della prima apparizione della Vergine Maria ai tre pastorelli di Cova da Iria, il 13 maggio 1917, la Chiesa portoghese ha affidato ufficialmente alla Madonna di Fatima il pontificato del nuovo Papa, Leone XIV. Il gesto solenne è avvenuto nel cuore del santuario mariano più universale della cattolicità, davanti a una moltitudine di pellegrini giunti dai cinque continenti. Una preghiera intensa, guidata dal presidente della Conferenza Episcopale Portoghese, D. José Ornelas, e accolta da un’assemblea commossa e partecipe.

Il pontificato sotto il manto di Maria

“Dai a Leone XIV il dono del discernimento – ha pregato mons. Ornelas – per sapere identificare e continuare i cammini della riforma della Chiesa; dai coraggio per seguire lo Spirito; sostienilo nel dolore, perché vinca nella carità le prove che lo attendono.” Con queste parole vibranti, il presidente della Conferenza Episcopale Portoghese ha espresso il senso profondo dell’atto di consacrazione: non un rito formale, ma un’affidamento filiale e profetico, che riconosce nella figura del nuovo Papa un pellegrino di speranza chiamato a guidare la Chiesa nei sentieri incerti del nostro tempo.

Il vescovo ha poi evocato l’immagine mariana del “cuore pieno della tenerezza di Dio” e il desiderio di vedere presto Leone XIV pregare a Fatima, come già accadde con il suo predecessore, Francesco. “Estai sempre a seu lado”, ha detto in portoghese: “State sempre al suo fianco”.

Un applauso per il nuovo Papa

Al termine della celebrazione eucaristica, una calorosa ovazione ha salutato le parole del vescovo Ornelas: “Viva o Papa Leão!”. Parole che, più che un’ovazione, sono parse una professione di fede collettiva in una nuova fase del cammino ecclesiale, iniziata con l’elezione del primo Papa nato in Nord America e formatosi come missionario in America Latina.

“È il Papa che annuncia la venuta del Signore – ha continuato Ornelas – colui che cammina davanti per preparare il cammino. Questo è il segno che il Signore ci dà oggi, come guida nella fede, nell’unità e nella missione.” Un’identità globale, incarnata in una biografia cosmopolita, che ora si intreccia con la storia sacra di Fatima.

Un atto nel solco della storia

Non è la prima volta che un Papa viene affidato alla Madonna di Fatima. Lo stesso accadde nel 2013, due mesi dopo l’elezione di Papa Francesco. E ancora una volta, il cuore della preghiera si è rivolto alla pace, alla tenerezza, alla fedeltà al Vangelo. “Maria è madre di tutti – ha ricordato ancora il vescovo – e il Papa l’ha ripetuto instancabilmente: tutti, tutti, tutti.”

Il momento di consacrazione ha anche un valore simbolico e geopolitico: avviene in un tempo di grandi tensioni internazionali, e richiama la voce dei Pontefici che, fin dal 1917, hanno visto in Fatima un luogo profetico da cui elevare il grido urgente della pace.

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I Pontefici e Fatima: un legame profetico

La storia del legame tra i Papi e Fatima è lunga, intensa, carica di significati spirituali e storici. Le apparizioni mariane del 1917 si verificarono sotto il pontificato di Benedetto XV, segnato dal dolore della Prima Guerra Mondiale. Fu lui, con un’accorata lettera ai capi delle nazioni in guerra, a lanciare il monito rimasto celebre: “Nulla è perduto con la pace; tutto può esserlo con la guerra”.

Papa Pio XI fu il primo a riconoscere ufficialmente le apparizioni, mentre Pio XII, nel 1942, consacrò il mondo al Cuore Immacolato di Maria. Si dice che egli stesso, a Roma, abbia assistito a fenomeni simili al “miracolo del sole” descritto a Fatima.

Giovanni XXIII ricevette la terza parte del segreto di Fatima nel 1959, ma preferì non divulgarla. Paolo VI fu il primo Papa a visitare Fatima, nel 1967, incontrando suor Lucia e approfondendo il mistero delle apparizioni. Giovanni Paolo I vi si recò da cardinale nel 1977, e si racconta che suor Lucia gli si rivolse già come “Santo Padre”, in una profezia non confermata ufficialmente.

Giovanni Paolo II ebbe con Fatima un rapporto straordinario: sopravvissuto all’attentato del 13 maggio 1981, attribuì alla Madonna la sua salvezza. Tornò a Fatima tre volte, vi affidò il mondo e rese pubblico il “terzo segreto”. Fu lui a beatificare i pastorelli Francesco e Giacinta.

Benedetto XVI, nel 2010, consacrò i sacerdoti al Cuore Immacolato di Maria. Papa Francesco, infine, nel centenario del 2017, canonizzò i veggenti e nel 2023, durante la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona, tornò a Fatima per pregare per la pace, in un mondo sempre più inquieto.

La storia dei Pontefici a Fatima è dunque una storia di affidamento, di ascolto, di speranza. E oggi Leone XIV si inserisce in questa scia luminosa, raccogliendo l’eredità di chi ha creduto che il cuore di Maria sia rifugio nei tempi di prova e faro nei sentieri della pace.

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