La Carta di Leuca è arrivata a Leopoli, portata dai bambini che nelle scorse settimane hanno trascorso un periodo di vacanza nel Salento – diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca.
Fideliter si era occupata del progetto messo in piedi dalla Caritas diocesana salentina, per mezzo della testimonianza di una sua operatrice: Oriana Leone; lei ci aveva messi al corrente dei sogni e dei desideri che poi si sono concretizzati nella squisita accoglienza che la Chiesa salentina ha riservato a un gruppo di bambini e ragazzi ucraini. La gioia, la fraternità, la pace di quei giorni hanno alleviato la sofferenza e le ansie vissuti nella loro Patria (sirene, bombardamenti, fuga, paura, nascondigli, diffidenza, scoraggiamento, incertezza).
Il viaggio è stato organizzato su iniziativa dell’Ambasciatore dell’Ucraina presso la Santa Sede Andrii Yuras e del Cardinale Matteo Zuppi, Rappresentante Speciale di Papa Francesco.
Nei giorni scorsi, i bambini recentemente tornati dall’Italia dopo le vacanze estive hanno visitato l’OVA (progetto alloggi per le vittime degli attacchi missilistici) di Lviv. Grazie alla collaborazione con le strutture regionali della “Caritas Italiana”, 87 figli di difensori dell’Ucraina hanno avuto la possibilità di riposare nelle province di Calabria e Puglia.
I ragazzi hanno condiviso le loro impressioni sul viaggio, facendo notare che è stato molto ricco e interessante. Hanno parlato di nuove conoscenze, dell’ospitalità italiana e di panorami incredibili. Il viaggio è diventato non solo un riposo, ma anche una tappa importante per il rinnovamento emotivo e per nuove esperienze.
«È stato un momento indimenticabile! Abbiamo visitato tanti posti meravigliosi, partecipato a varie attività e stretto nuove amicizie. Ci sono piaciute soprattutto le persone: sono molto amichevoli»: ha condiviso uno dei partecipanti.
Durante l’incontro, i bambini hanno consegnato il memorandum di pace “Carta di Leuca” che avevano portato dall’Italia. Questo documento condanna le guerre e invoca l’unità e la pace. L’hanno firmato 10 sindaci di città italiane che hanno contribuito ad organizzare le vacanze per i bambini ucraini.
La vicedirettrice dell’OVA di Lviv, Khrystyna Zamula, ha espresso la sua gioia per la vacanza riuscita dei bambini: «Siamo sinceramente felici per voi che abbiate avuto l’opportunità di non sentire i suoni dell’allarme aereo per un po’. Continueremo a lavorare per organizzare viaggi simili per il futuro. Per noi è importante che tutti voi vi sentiate al sicuro, in salute e che scopriate nuove cose per voi stessi».
La Caritas diocesana di Ugento-Santa Maria di Leuca ha raccolto altre testimonianze di bambini; in particolare di 13 di essi che hanno ripreso – nella loro Nazione – i necessari percorsi riabilitativi, per i danni causati dal conflitto in corso.
Continuiamo a ringraziare Oriana Leone, per la sua condivisione con Fideliter; ma, estendiamo anche la nostra lode a tutte quelle realtà ecclesiali che testimoniano la carità divina, nella prossimità ai più bisognosi, in termini di accoglienza e di progettualità.