Periodico di informazione religiosa

Lasciare tutto per il Signore

da | 14 Ott 2024 | Teologia

“Lasciare tutto per il Signore!” È questa la sottolineatura iniziale di papa Francesco nella consueta preghiera mariana dell’Angelus, in questa XXVIII Domenica del Tempo Ordinario; egli si è soffermato sulla pagina evangelica proposta dalla liturgia, ovvero quella dell’uomo ricco, del pericolo delle ricchezze e della ricompensa promessa alla rinuncia (cfr. Mc 10,17-30). In essa, il Papa ha evidenziato gli atteggiamenti vissuti dal giovane che incontra Gesù: «Possiamo vedere i due movimenti di quest’uomo: all’inizio corre, per andare da Gesù; alla fine, però, se ne va rattristato, se ne va via triste. Prima corre incontro, e poi se ne va. […] Anzitutto, questo tale va da Gesù correndo. È come se qualcosa nel suo cuore lo spingesse: in effetti, pur avendo tante ricchezze, è insoddisfatto, porta dentro un’inquietudine, è alla ricerca di una vita più piena. […] Gesù lo guarda con amore (v. 21); poi, gli propone una “terapia”: vendere tutto quello che ha, darlo ai poveri e seguirlo. Ma, a questo punto, arriva una conclusione inattesa: quest’uomo si fa triste in volto e se ne va via! Tanto grande e impetuoso è stato il desiderio di incontrare Gesù, quanto freddo e veloce il congedo da Lui».

Francesco – successivamente – ha attualizzato la Parola, indicando a tutti e a ciascuno la strada della vera comunione con Dio e della gioia: «Anche noi, portiamo nel cuore un insopprimibile bisogno di felicità e di una vita colma di significato; tuttavia, possiamo cadere nell’illusione di pensare che la risposta si trovi nel possesso delle cose materiali e nelle sicurezze terrene. Gesù invece vuole riportarci alla verità dei nostri desideri e farci scoprire che, in realtà, il bene a cui aneliamo è Dio stesso, il suo amore per noi e la vita eterna che Lui e Lui solo può donarci. La vera ricchezza è essere guardati con amore dal Signore – è una grande ricchezza questa – , e come fa Gesù con quell’uomo, amarci tra di noi facendo della nostra vita un dono per gli altri. Fratelli e sorelle, perciò, Gesù ci invita a rischiarea “rischiare l’amore”: vendere tutto per darlo ai poveri, che significa spogliarci di noi stessi e delle nostre false sicurezze, facendoci attenti a chi è nel bisogno e condividendo i nostri beni, non solo le cose ma ciò che siamo: i nostri talenti, la nostra amicizia, il nostro tempo, e così via».

Concludendo le proprie riflessioni, il Vescovo di Roma ha invitato a meditazione e a conversione, pronunciando queste parole: «Fratelli e sorelle, quell’uomo ricco non ha voluto rischiare, rischiare che? Non ha voluto rischiare l’amore e se n’è andato col volto triste. E noi? Chiediamoci: a che cosa è attaccato il nostro cuore? Come saziamo la nostra fame di vita e di felicità? Sappiamo condividere con chi è povero, con chi è in difficoltà o ha bisogno di un po’ di ascolto, che ha bisogno di un sorriso, di una parola che lo aiuti a ritrovare speranza? O che ha bisogno di essere ascoltato… Ricordiamoci questo: la vera ricchezza non sono i beni di questo mondo, la vera ricchezza è essere amati da Dio e imparare ad amare come Lui».

 

 

©photo Paris Orlando – Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=74319894

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