Le porte della misericordia divina sono sempre spalancate! Scrive l’Apostolo Paolo alla comunità di Corinto: «Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio» (2Cor 5,20); è l’appello rivolto ai cristiani da un uomo che ha sperimentato la grazia del perdono di Dio sulla sua pelle. Ed è la via che hanno percorso tutti i Santi, persone umane che sono rinate dall’incontro con l’amore. Tra queste, portiamo nel cuore la testimonianza di san Francesco d’Assisi: egli, molto distante – negli anni giovanili – dall’accogliere la salvezza, venne raggiunto – per mezzo della ricerca esistenziale, della croce e della malattia, dell’incontro con la sofferenza concreta – dalla Provvidenza e orientato verso il Regno e la redenzione universale.
Sono trascorsi otto secoli da una sua iniziativa originale: la rappresentazione della natività di nostro Signore Gesù Cristo nel piccolo borgo reatino di Greccio (Natale del 1223). Per tale circostanza, la Penitenzeria Apostolica ha concesso alla grande famiglia minoritica una speciale Indulgenza Plenaria, applicabile per una persona defunta o per se medesimi, alle solite condizioni (Confessione sacramentale, Comunione eucaristica, orazione secondo le intenzioni del Sommo Pontefice, vera disaffezione dal peccato), in aggiunta a: visita di un luogo di culto francescano, sosta in preghiera davanti al Presepe, recita del Credo, invocazione della Santa Famiglia e della intercessione di san Francesco d’Assisi.
L’Indulgenza è stata concessa dal giorno della Immacolata Concezione (8 dicembre 2023) al 2 febbraio 2024 (giorno della Presentazione del Signore).
L’ottavo centenario della rappresentazione di Greccio si inserisce in un importante tempo di festeggiamenti francescani: lo scorso 29 novembre abbiamo celebrato gli ottocento anni dall’approvazione della Regola di Francesco, da parte del papa Onorio III (per mezzo della bolla Solet annuere); il prossimo 17 settembre ricorrerà l’ottavo centenario del dono delle stigmate concesso a Francesco (sul monte della Verna); il 2025 sarà il centenario (sempre l’ottavo) del Cantico di frate Sole; nel 2026 celebreremo gli ottocento anni dalla Pasqua dell’Assisiate.
In questi mesi possiamo fare tesoro di questo grande dono della misericordia. I luoghi francescani nell’Arcidiocesi da poter visitare – per lasciarsi riconciliare con Dio – sono: la basilica di San Bernardino, il convento di San Giuliano e la vicina parrocchia di San Sisto, la cappuccina chiesa di Santa Chiara e le parrocchie di San Vito alla Rivera e Santa Maria del Soccorso, la parrocchia dei Frati Minori Conventuali San Pio X al Torrione, la cappella delle suore Francescane di Gesù Bambino “Micarelli”, il monastero delle Clarisse di Paganica.
La comunità cristiana aquilana sta già godendo degli speciali doni che papa Francesco le ha elargito, per meglio incarnare l’opera del pontefice san Celestino V, e, soprattutto, per accogliere e custodire le grazie divine; l’Indulgenza legata al Presepe arricchisce ulteriormente la vita nuova della riconciliazione in Dio.
Francesco d’Assisi, nella rappresentazione della Natività del Signore, ci riporta al centro della fede cristiana: il cuore di quella notte surreale è stato la celebrazione eucaristica, vissuta proprio accanto alla mangiatoia. «L’umiltà dell’Incarnazione e la carità della Passione aveva così impresse nell’animo, che difficilmente gli riusciva di pensare ad altro», raccontano i biografi sanfrancescani (Tommaso da Celano, Vita del beato Francesco, Fonti Francescane 468): l’Assisiate gioisce del dono dell’Incarnazione del Verbo di Dio, ma compenetrandosi con la sua Pasqua di morte e risurrezione; Francesco si appropria della intera vita divina e diventa – così – un alter Christus.
Questo speciale dono di grazia – che accogliamo dalla Chiesa – ci ricorda anche l’importanza del Presepe, quale segno di viva fede cristiana, nei luoghi che frequentiamo e nelle nostre case; accanto alle abbaglianti luci del commercio, ci sia il piccolo e povero simbolo di quella grotta di Betlemme, che ha accolto il Re dei secoli e il Salvatore del genere umano.
©photo DarioMar19 https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/e4/Greccio_Natività.jpg