Nel corso della storia della Chiesa, il titolo di “Dottore della Chiesa” è stato conferito a coloro che si sono distinti per santità di vita e profondità teologica. Per secoli, questo titolo è stato riservato esclusivamente agli uomini, ma nel XX e XXI secolo, la situazione è camboata. Su 36, ci sono anche quattro donne: Santa Teresa d’Avila, Santa Caterina da Siena, Santa Teresa di Lisieux e Santa Ildegarda di Bingen. Queste “dottoresse”, attraverso il loro amore intimo e profondo per Cristo e il loro impegno al servizio della Chiesa e della società, hanno lasciato un’eredità spirituale di inestimabile valore, influenzando profondamente la teologia, la spiritualità e la vita cristiana. Il Concilio ci ricorda che, sotto l’assistenza dello Spirito Santo, cresce continuamente nella Chiesa la comprensione del “depositum fidei” e che a tale processo di crescita contribuisce non solo lo studio cui sono chiamati i teologi, né solo il Magistero dei Pastori, ma anche quella profonda intelligenza delle cose spirituali che è data per via di esperienza, con ricchezza e diversità di doni, a quanti si lasciano guidare docilmente dallo Spirito di Dio.
Santa Teresa d’Avila (1515-1582)
Santa Teresa d’Avila, o Teresa di Gesù, fu una riformatrice dell’Ordine Carmelitano e una mistica straordinaria. Nata in Spagna, entrò in convento giovanissima, ma ben presto si rese conto che la vita monastica del tempo si era allontanata dalla severità e dalla disciplina originarie. Decise quindi di intraprendere la riforma del Carmelo, fondando i Carmelitani Scalzi insieme a San Giovanni della Croce. Le sue opere spirituali, tra cui “Il Castello interiore” e “Il Cammino di perfezione”, descrivono il cammino dell’anima verso Dio attraverso la preghiera contemplativa. Santa Teresa d’Avila fu proclamata Dottore della Chiesa da Papa Paolo VI nel 1970.
Santa Caterina da Siena (1347-1380)
Santa Caterina da Siena, mistica e dottore della Chiesa, nacque in una famiglia numerosa in Italia. Fin da giovane ebbe esperienze mistiche e si dedicò alla vita di penitenza e preghiera. La sua influenza si estese ben oltre i confini della sua città natale, divenendo consigliera di papi e leader spirituale del suo tempo. Fu una figura chiave nel convincere Papa Gregorio XI a riportare la sede papale da Avignone a Roma. La sua opera più famosa, “Il Dialogo della Divina Provvidenza”, è una raccolta di conversazioni mistiche con Dio. Santa Caterina da Siena fu canonizzata nel 1461 e proclamata anche lei Dottore della Chiesa nel 1970 da Papa Paolo VI.
Santa Teresa di Lisieux (1873-1897)
Piccolo fiore nel grande giardino di Dio, Santa Teresa di Lisieux entrò giovanissima nel Carmelo di Lisieux. La sua spiritualità si basa sulla “piccola via”, un cammino di santità attraverso gesti semplici e un grande amore per Dio. Il suo capolavoro spirituale, “Storia di un’anima”, è un’autobiografia che ha ispirato milioni di fedeli in tutto il mondo. Nonostante la sua breve vita e la sua apparente umiltà, la profondità della sua teologia e la sua fiducia nell’infinita misericordia di Dio la resero una delle sante più amate. Fu proclamata Dottore della Chiesa nel 1997 da Papa Giovanni Paolo II, diventando la più giovane a ricevere tale titolo.
Santa Ildegarda di Bingen (1098-1179)
Monaca benedettina, mistica, musicista, poetessa, scienziata e profetessa, Santa Ildegarda di Bingen fu una delle figure più straordinarie del Medioevo. Ricevette visioni fin dall’infanzia e scrisse numerose opere teologiche e scientifiche, tra cui “Scivias”, una raccolta delle sue visioni, e trattati su medicina e scienze naturali. Fondò due monasteri e corrispose con papi, imperatori e figure di spicco del suo tempo, dimostrando una straordinaria influenza spirituale e intellettuale. Il suo contributo alla teologia e alla musica sacra fu riconosciuto ufficialmente nel 2012, quando Papa Benedetto XVI la proclamò Dottore della Chiesa.
Papa Francesco le donne nella Chiesa
Papa Francesco ha sottolineato da sempre il ruolo essenziale delle donne nella Chiesa, affermando che è necessario ascoltare la voce e il cuore delle donne, adottando un modo di pensare capace di “rendere vivo” Cristo e quei valori del Vangelo che possono sfidare i cuori duri della nostra epoca. Anzi il Santo Padre affida una parte considerevole della conversione che la Chiesa è chiamata a compiere oggi proprio al contributo delle donne: la nomina di alcune donne in posti chiave del governo della Chiesa ne è palese testimonianza.
La loro santità si è espressa attraverso circostanze storiche e in contesti geografici che le rendono, soprattutto ai nostri giorni, figure decisive per il Continente europeo, con la loro capacità di stabilire relazioni e dialoghi potenti, capaci di introdurre nel mondo un modo del tutto originale di comprendere e tradurre nella realtà il mistero di Cristo. Infatti, il cristianesimo continua a rappresentare un elemento centrale e qualificante nella storia europea, e in tempi difficili come quelli che stiamo vivendo, costituisce un’ancora insostituibile ai valori umani universali, quali il rispetto della dignità e della vita di ogni essere umano e la giustizia, la libertà e la pace tra i popoli. Come affermava Santa Teresa di Lisieux: “la perfezione consiste nel fare la sua volontà, nell’essere ciò che Egli vuole che siamo”. Ognuno di noi, ispirandosi a queste grandi figure, può trovare il proprio cammino di santità, contribuendo al rinnovamento della Chiesa e del mondo.
Le quattro donne Dottori della Chiesa rappresentano modelli di santità, sapienza e coraggio. La loro eredità continua a ispirare fedeli di ogni generazione e si estende oltre i confini della Chiesa cattolica verso coloro che non credono, dimostrando che la voce delle donne nella Chiesa è stata e continua a essere fondamentale per la crescita della fede e della spiritualità cristiana. Nell’attuale cammino sinodale e giubilare, la forza di questi dottori al femminile ci faccia sentire figli e fratelli amati da una Chiesa celeste che ci accompagna.