Periodico di informazione religiosa

Medio Oriente, l’appello per la pace di Papa Leone

da | 25 Giu 2025 | Vita ecclesiale

«Non distogliamo lo sguardo»: l’appello accorato di Papa Leone per il Medio Oriente

In un mondo sempre più distratto da conflitti multipli e notizie che si rincorrono senza sosta, una voce si leva con forza, chiarezza e compassione. È quella di Papa Leone XIV, che oggi ha lanciato un appello vibrante per il Medio Oriente, segnato da nuova violenza e antico dolore.

Con parole cariche di empatia, il Pontefice ha ricordato le vittime dell’attentato che domenica scorsa ha colpito la chiesa greco-ortodossa di Mar Elias a Damasco, e ha invitato tutta la comunità internazionale a non dimenticare la Siria, a non abituarsi al suo martirio silenzioso. Ma non si è fermato lì: ha rivolto il suo sguardo anche ai conflitti che continuano a devastare Iran, Israele e Palestina, invocando la profezia di Isaia come monito e speranza.

Il Papa ha parlato di ferite aperte, di popoli lacerati dalla vendetta e dalla prepotenza, e ha ribadito con forza che l’unica via percorribile è quella della pace, del dialogo, della diplomazia. Non parole astratte, ma un impegno concreto e urgente per la riconciliazione tra i popoli.

Qui di seguito, il testo integrale del suo appello pronunciato al termine dell’Udienza Generale:

Testo dell’appello di Papa Leone XIV – 25 giugno 2025

Domenica scorsa è stato compiuto un vile attentato terroristico contro la comunità greco-ortodossa nella chiesa di Mar Elias a Damasco. Affidiamo le vittime alla misericordia di Dio ed eleviamo le nostre preghiere per i feriti e i familiari. Ai cristiani del Medio Oriente dico: vi sono vicino! Tutta la Chiesa vi è vicina!

Questo tragico avvenimento richiama la profonda fragilità che ancora segna la Siria, dopo anni di conflitti e di instabilità. È quindi fondamentale che la comunità internazionale non distolga lo sguardo da questo Paese, ma continui a offrirgli sostegno attraverso gesti di solidarietà e con un rinnovato impegno per la pace e la riconciliazione.

Continuiamo a seguire con attenzione e con speranza gli sviluppi della situazione in Iran, Israele e Palestina. Le parole del profeta Isaia risuonano più che mai urgenti: «Una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione, non impareranno più l’arte della guerra» (Is 2,4). Si ascolti questa voce, che viene dall’Altissimo! Si curino le lacerazioni provocate dalle sanguinose azioni degli ultimi giorni. Si respinga ogni logica di prepotenza e di vendetta e si scelga con determinazione la via del dialogo, della diplomazia e della pace.

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