Questa mattina, il Santo Padre ha nominato vescovo titolare di Recanati Monsignor Diego Giovanni Ravelli, Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie e Responsabile della Cappella Musicale Pontificia Sistina, conferendogli il titolo personale di Arcivescovo.
Mons. Ravelli, come Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, ha coordinato la celebrazione presieduta da Papa Francesco a L’Aquila per la 728a Perdonanza celestiniana, il 28 agosto 2022, ‘rivedendo’ per l’occasione anche il Rito di Apertura della Porta Santa. Sono state apportate, infatti, per l’occasione, alcune semplificazioni che hanno permesso al Santo Padre non solo di presiedere la celebrazione eucaristica sul sagrato della Basilica di S. Maria di Collemaggio, ma anche avere per la prima volta nella storia, un Papa ad aprire la Porta Santa celestiniana.
Mons. Diego Giovanni Ravelli è nato a Lazzate (MB) il 1° novembre 1965, ed è stato ordinato presbitero per l’Associazione clericale pubblica Sacerdoti di Gesù Crocifisso nel 1991, incardinandosi poi nella diocesi di Velletri-Segni. Diplomatosi in Metodologia pedagogica presso la Facoltà di Scienze dell’Educazione della Pontificia Università Salesiana a Roma, ha poi conseguito il dottorato in Sacra Liturgia presso l’Istituto Liturgico del Pontificio Ateneo Sant’Anselmo in Urbe.
Dal 1998 officiale dell’Elemosineria Apostolica, nel 2013 ne diventa capo ufficio. Dopo aver collaborato con l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Papa in qualità di aiutante cerimoniere, nel 2006 è nominato cerimoniere pontificio. L’11 ottobre 2021, Francesco lo ha nominato maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie e responsabile della Cappella Musicale Pontificia.
Tra le pubblicazioni di Mons. Diego Giovanni Ravelli, La solennità della Cattedra di San Pietro nella Basilica Vaticana. Storia e formulario della Messa, Edizioni Liturgiche Vincenziane, pubblicato nel 2012, in cui viene offerto uno studio sulla Solennità della Cattedra di San Pietro celebrata nella Basilica Vaticana, considerata dapprima dal punto di vista della ricerca storico-liturgica e successivamente mediante l’analisi del Lectionarium e del Sacramentarium della Messa e per Edizioni San Paolo nel 2022, La domus ecclesiae. I luoghi della celebrazione, in cui l’autore tratta i luoghi della celebrazione nell’aula dell’assemblea liturgica non come spazi “neutri” o semplicemente “funzionali al rito”, ma come spazi pieni di “senso” e dei veri “luoghi simbolici”, soprattutto quando la comunità dei credenti è radunata per celebrare i santi misteri ma anche fuori della celebrazione stessa con la loro semplice e nobile presenza.