Sabato 26 aprile i funerali di Papa Francesco a San Pietro. Atteso più di un milione di fedeli
Sabato 26 aprile, alle ore 10:00, sul sagrato della Basilica di San Pietro, si celebreranno i funerali di Papa Francesco. Un rito solenne ma sobrio, come lui aveva chiesto, come ha sempre vissuto: senza orpelli, senza clamori, con la dignità semplice di chi ha servito fino all’ultimo. La sua bara, in legno chiaro, senza ornamenti, sarà il segno più eloquente di una vita donata. Niente catafalco, nessuna triplice cassa: solo preghiera, commozione e silenzio.
Papa Francesco è morto lunedì 21 aprile alle 7:35 del mattino, colpito da un ictus. Aveva 88 anni. La sua ultima uscita pubblica era stata al carcere di Regina Coeli, la sua ultima telefonata al parroco di Gaza. La prima visita da Papa fu a Lampedusa. Basterebbe questa simmetria per raccontare il cuore del suo pontificato: stare dove brucia la sofferenza, dove l’umanità si fa più fragile.
Non è la prima volta nella storia che un Papa muore durante un Giubileo: accadde anche a Innocenzo XII. E ora, come allora, la Chiesa entra nella fase solenne della sede vacante. Dopo la celebrazione delle esequie – presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re – il Vicariato di Roma diffonderà un comunicato con le prime indicazioni sul proseguimento dell’Anno Santo. Poi inizieranno i novendiali, i nove giorni di lutto, Messe e preghiere che accompagnano ogni passaggio papale.
Nel frattempo, il Collegio dei Cardinali si prepara con le prime riunioni a ridosso del conclave. E proprio questo Collegio, con 135 cardinali elettori, sarà chiamato a scegliere il 267° successore di Pietro. Secondo alcune fonti, il Conclave potrebbe iniziare già lunedì 5 maggio. Serviranno 90 voti per eleggere il nuovo Papa. Ma più che un sovrano, si cercherà un fratello. Non un custode del potere, ma un uomo del Vangelo.
Nel cuore di Roma e del mondo intero risuona il messaggio del cardinale vicario Angelo Reina: «Piangiamo il testimone del Vangelo, il pastore misericordioso, il profeta di Pace. L’aurora pasquale avvolge il passaggio del nostro vescovo Papa Francesco da questo mondo al Padre».
Il corpo del pontefice sarà esposto in San Pietro a partire da mercoledì 23 aprile, dopo una processione silenziosa dalla cappella della Domus Sanctæ Marthæ. Intorno a lui si stringeranno cardinali, patriarchi, vescovi, fedeli e leader mondiali: tra i primi a confermare la presenza, i presidenti Trump e Zelensky.
Nel testamento spirituale, datato 29 giugno 2022, Francesco scriveva: «Ho sempre affidato la mia vita e il mio ministero alla Madre di Nostro Signore». Per questo ha chiesto di essere sepolto a Santa Maria Maggiore, tra la Cappella Paolina e la Cappella Sforza. Una tomba semplice, senza epitaffi, solo una parola: Franciscus.
Il suo ultimo gesto, affidato alle righe del testamento, è un atto di offerta: “Ho offerto al Signore le sofferenze che ho dovuto sopportare nell’ultima parte della mia vita per la pace nel mondo e la fratellanza tra i popoli.”
