Un ponte ecumenico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa anglicana: Re Carlo III diventa “Royal Confrater” in una cerimonia storica a Roma.
Il 23 ottobre 2023 segna una data storica per il dialogo ecumenico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa anglicana. Per la prima volta in cinquecento anni, un Papa e un monarca inglese, capo della Chiesa anglicana, hanno pregato insieme. In questa occasione, a Carlo III è stato conferito il titolo di “Royal Confrater”. Il tema centrale del loro incontro è stato l’impegno per i poveri, la pace e la tutela dell’ambiente, temi che hanno animato il colloquio privato tra il Sovrano e il Pontefice.
Nonostante la brevità della visita, quella dei Reali di Inghilterra in Vaticano è stata densa di significato, sia sotto l’aspetto ecumenico che per l’attenzione verso le questioni ambientali, particolarmente care a Carlo III. Il programma della visita ha incluso un incontro con il Papa nella Biblioteca Vaticana, seguito da altri colloqui con il cardinale Pietro Parolin in Segreteria di Stato. Successivamente, nella Cappella Sistina, si è svolta una storica preghiera ecumenica per la cura del creato, organizzata dal Dicastero per l’Unità dei Cristiani.
Nel pomeriggio, i Reali si sono diretti alla Basilica di San Paolo fuori le Mura, dove sono stati accolti dal cardinale James Michael Harvey, arciprete della Basilica. In questo contesto, si è svolta una celebrazione ecumenica alla quale hanno partecipato anche altre figure di rilievo, tra cui la Moderatrice dell’Assemblea Generale della Chiesa di Scozia, Rosie Frew. Durante la funzione, Carlo III ha ricevuto il titolo di “Royal Confrater”, e la sedia su cui si è seduto è stata sigillata con un’impronta speciale, rimanendo così in Basilica anche dopo la sua partenza.
La cerimonia ecumenica, arricchita dalla partecipazione della Schola Cantorum e della comunità monastica dell’Abbazia di San Paolo, ha visto anche l’esecuzione di canti sacri, tra cui il Ecce quam bonum (Salmo 133), che celebra l’armonia e la gioia di vivere uniti. Inoltre, i monaci hanno intonato Excelsam Pauli gloriam, un inno gregoriano in onore della Conversione di San Paolo.
Prima della celebrazione, Carlo e Camilla hanno visitato la tomba dell’Apostolo delle genti, un momento di riflessione spirituale che ha preceduto la funzione presieduta dall’Abate Dom Donato Ogliari e dal cardinale Harvey. Questo secondo e ultimo incontro ecumenico ha rappresentato un momento di grande significato per la Chiesa cattolica e la monarchia inglese.
Il seggio speciale porta lo stemma di “Sua Maestà” e il motto latino Ut unum sint – “Affinché siano una cosa sola”, tratto dal capitolo 17 del Vangelo secondo San Giovanni. Tale motto richiama un significato simile a quello scelto da Papa Leone, In Illo uno unum – “In Dio unico, siamo uno”. Il seggio resterà nella Basilica come simbolo di continuità, riservato ai futuri sovrani britannici. Durante la cerimonia, si è pregato affinché “i leader delle chiese siano guida per la libertà, la giustizia, la verità” e per la “Terra, la nostra casa comune, di cui percepiamo il grido”.





