Il provvedimento approvato alla Camera istituisce un registro nazionale e tribunale-per-tribunale, una misura che per l’assessore regionale Roberto Santangelo risponde all’urgenza di garantire ai minori un ambiente familiare idoneo.
L’attenzione alla tutela dei minori riceve oggi un forte impulso grazie all’approvazione alla Camera dei Deputati del disegno di legge che istituisce un “Registro nazionale delle famiglie affidatarie, delle comunità di tipo familiare e degli istituti di assistenza pubblici e privati” presso il Dipartimento per le politiche della famiglia, nonché un “Registro dei minori affidati” presso ciascun tribunale.
In Abruzzo, l’Roberto Santangelo – assessore regionale alle Politiche sociali – commenta con soddisfazione la norma: «L’interesse di far vivere i minori in un ambiente idoneo è una nostra priorità». Un plauso va alla ministra del Famiglie Eugenia Roccella per aver promosso «uno strumento non solo utile ma necessario per tutelare e difendere una categoria così esposta».
Quali sono le novità
L’allontanamento dei minori dalle famiglie d’origine è – per numerosi motivi – una misura estrema e delicata. Il nuovo quadro normativo consente:
Il commento di Santangelo e l’impegno regionale
Per l’assessore Santangelo questo provvedimento rappresenta «una priorità» nella politica sociale regionale. In Abruzzo, l’azione dell’assessorato alle Politiche sociali punta già a rafforzare il sostegno alla famiglia, all’accoglienza e all’adozione.
La logica è chiara: ogni minore ha diritto a crescere in un ambiente che protegga e favorisca la sua piena realizzazione, e lo Stato e le Regioni hanno il dovere di vigilare che questo diritto venga effettivamente rispettato.
Naturalmente, l’istituzione del registro è solo un passo. La sua efficacia dipenderà da:
Le associazioni del settore, del resto, hanno già sollevato alcune perplessità rispetto all’impianto del registro, invitando ad una riflessione equilibrata sulle famiglie affidatarie e il loro ruolo.
Con questo provvedimento, il Paese compie un passo importante verso una tutela più stringente e sistematica dei minori in affidamento. In Abruzzo, grazie all’impegno di Santangelo e dell’assessorato regionale, si rafforza un modello che mette al centro il benessere dei bambini e adolescenti. Adesso tocca al sistema implementare e concretizzare le misure per trasformare la norma in reale opportunità di crescita e protezione.




