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Scandalo abusi, si dimette l’Arcivescovo di Canterbury Justin Welby 

da | 12 Nov 2024 | Cronaca

L’Arcivescovo di Canterbury Justin Welby ha annunciato le sue dimissioni a causa delle crescenti pressioni sulla gestione del caso degli abusi compiuti da John Smyth. Avvocato e cristiano evangelico di origini canadesi, Smyth aveva ricoperto diversi ruoli di leadership nell’Iwerne Trust negli anni ’70 e ’80, un ente di beneficenza che organizzava campi estivi per giovani cristiani. Smyth, che è morto all’età di 75 anni a Città del Capo nel 2018 mentre era sotto inchiesta, avrebbe abusato di circa 30 ragazzi e giovani uomini nel Regno Unito e di 85 in Zimbabwe e Sudafrica, dove nel frattempo si era rifugiato, nell’arco di cinque decenni. Più di 130 ragazzi. La pressione su Welby si è intensificata dopo la pubblicazione, la scorsa settimana, di un rapporto indipendente (Makin Review) che ha svelato il ruolo di insabbiamento attivo ricoperto dalla Chiesa d’Inghilterra. Ma quale è il legame tra i due? Smyth conobbe Welby, perché quest’ultimo partecipò ai campi di Iwerne negli anni ’70; poi nel 2013, subito dopo essere diventato arcivescovo, Welby sarebbe venuto a conoscenza degli abusi, ma non avrebbe sporto denuncia. L’indagine indipendente ha concluso che l’uomo avrebbe potuto essere assicurato alla giustizia, se l’arcivescovo Welby avesse formalmente denunciato il fatto alla polizia un decennio fa. Anzi, quando gli abusi furono scoperti, a Smyth fu permesso di trasferirsi all’estero. L’Arcivescovo Welby si era scusato pubblicamente il 7 novembre, ma negli ultimi giorni molte voci si erano levate per chiederne le dimissioni, che sono arrivate il 12 novembre. 

Riportiamo la traduzione italiana della dichiarazione rilasciata dall’arcivescovo sui social media.

“Dopo aver chiesto il cortese permesso a Sua Maestà il Re, ho deciso di dimettermi dall’incarico di Arcivescovo di Canterbury.

Il Rapporto Makin ha smascherato la cospirazione del silenzio che c’è da tempo sugli atroci abusi commessi da John Smyth.

Quando nel 2013 fui informato e mi fu detto che la polizia era stata avvisata, credetti erroneamente che si sarebbe trovata una soluzione adeguata.

È molto chiaro che devo assumermi la responsabilità personale e istituzionale del lungo e traumatico periodo compreso tra il 2013 e il 2024.

È mio dovere onorare i miei doveri costituzionali ed ecclesiastici, pertanto le tempistiche esatte saranno decise una volta completata la revisione degli obblighi necessari, compresi quelli in Inghilterra e nella Comunione anglicana.

Spero che questa decisione chiarisca quanto seriamente la Chiesa d’Inghilterra comprenda la necessità di un cambiamento e il nostro profondo impegno nel creare una chiesa più sicura. Mentre mi dimetto, lo faccio con dolore per tutte le vittime e i sopravvissuti agli abusi.

Negli ultimi giorni ho rinnovato il mio senso di vergogna, sentito da tempo e profondamente, per gli storici fallimenti circa la salvaguardia nella Chiesa d’Inghilterra. Per quasi dodici anni ho lottato per introdurre miglioramenti. Spetterà ad altri giudicare cosa è stato fatto.

Nel frattempo, manterrò il mio impegno di incontrare le vittime. Delegherò tutte le altre mie attuali responsabilità di salvaguardia fino al completamento del necessario processo di valutazione del rischio.

Chiedo a tutti di tenere mia moglie Caroline e i miei figli nelle loro preghiere. Sono stati il ​​mio sostegno più importante durante tutto il mio ministero e sono eternamente grato per il loro impegno. Caroline ha guidato il programma per i coniugi durante la Lambeth Conference e ha viaggiato instancabilmente in aree di conflitto sostenendo i più vulnerabili, le donne e coloro che si prendono cura di loro a livello locale.

Credo che farsi da parte sia nel migliore interesse della Chiesa d’Inghilterra, che amo profondamente e che ho avuto l’onore di servire. Prego che questa decisione ci riporti all’amore che Gesù Cristo ha per ognuno di noi.

Perché, al di sopra di ogni altra cosa, il mio impegno più profondo è rivolto alla persona di Gesù Cristo, mio ​​Salvatore e mio Dio; colui che si è fatto carico dei peccati e dei fardelli del mondo e che è la speranza di ogni uomo”.

 

 

 

© photo Foreign and Commonwealth Officehttps://en.wikipedia.org/wiki/Justin_Welby#/media/File:Mobilising_Faith_Communities_in_Ending_Sexual_Violence_in_Conflict_(15862086073)_(2).jpgMobilising Faith Communities in Ending Sexual Violence in Conflict

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