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Dialogo, fede e politica: a Roma la Seconda Conferenza parlamentare sul dialogo interreligioso

da | 17 Giu 2025 | Vita ecclesiale

ROMA – La capitale apre le sue porte a un incontro cruciale tra fede e politica. Da giovedì 19 a sabato 21 giugno si tiene la Seconda Conferenza parlamentare sul dialogo interreligioso, promossa dal Parlamento italiano e dall’Unione Interparlamentare (UIP). Un appuntamento di rilievo globale che si inserisce nel solco dell’Anno Giubilare indetto da Papa Francesco, con l’obiettivo di rafforzare la fiducia reciproca tra popoli, culture e religioni, in un momento storico segnato da guerre, crisi identitarie e rigurgiti d’intolleranza.

L’apertura ufficiale avrà luogo giovedì 19 giugno alle ore 14.30 nell’Aula di Montecitorio, con un parterre istituzionale e spirituale di altissimo livello: interverranno il Presidente della Camera Lorenzo Fontana, il Presidente del Senato Ignazio La Russa, e la Presidente dell’UIP Tulia Ackson, prima donna tanzaniana a guidare l’organizzazione interparlamentare più antica del mondo.

Ad affiancarli, l’Arcivescovo Rino Fisichella, uno dei massimi rappresentanti vaticani del nuovo evangelismo e oggi Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, e Pier Ferdinando Casini, senatore e veterano del dialogo tra fedi nei consessi internazionali. L’onorevole Maurizio Lupi, vicepresidente del gruppo italiano UIP, coordinerà una parte del dibattito.

Una conferenza tra fede, politica e società civile

Il tema scelto per questa edizione – “Strengthening trust and embracing hope for our common future” – non è casuale: si tratta di una risposta concreta all’incremento dei crimini d’odio su base religiosa. Nel panel d’apertura si discuterà di come combattere pregiudizi e radicalizzazioni, con interventi di leader spirituali come il Cardinale George Jacob Koovakad, prefetto per il Dicastero per il dialogo interreligioso, noto per il suo impegno diplomatico in Asia meridionale e nelle aree di tensione religiosa.

I lavori proseguiranno venerdì 20 giugno, sempre a Montecitorio, con un confronto serrato tra parlamentari e rappresentanti religiosi, mentre nell’Aula dei gruppi si terranno sessioni tematiche parallele dedicate a temi specifici: educazione alla tolleranza, libertà religiosa, ruolo delle donne nei processi di pace, impatto dei social media sul discorso religioso.

Uno sguardo oltre i confini: da Marrakech a Roma

La Conferenza di Roma raccoglie l’eredità dell’edizione 2023 svoltasi a Marrakech, in Marocco, intitolata “Lavorare insieme per il nostro futuro comune”. Un evento che segnò un punto di svolta nella cooperazione interparlamentare su scala religiosa, portando assieme rappresentanti di oltre 50 Paesi e diverse confessioni, dai musulmani sunniti e sciiti, ai cristiani ortodossi, cattolici e protestanti, fino a esponenti dell’ebraismo e dell’induismo.

Il formato romano rilancia quell’esperienza in un contesto europeo e giubilare, in cui il tema della convivenza è più che mai strategico anche per la tenuta democratica delle istituzioni.

Chiusura in Vaticano: udienza da Leone XIV

Il momento conclusivo della Conferenza è previsto per la mattinata di sabato 21 giugno con una udienza privata presso il Vaticano. Ad accogliere i delegati internazionali sarà Papa Leone XIV, che proprio nel contesto del Giubileo ha più volte rilanciato il tema della fratellanza universale, fondamento del suo pontificato. L’incontro rappresenterà un momento simbolico e spirituale di rara intensità, in cui la parola “speranza” – evocata nel titolo della Conferenza – troverà il suo compimento più alto.

Un’occasione da non perdere

La Conferenza sarà trasmessa in diretta sulla webtv e sul canale satellitare della Camera dei Deputati, offrendo a cittadini, studenti e osservatori internazionali la possibilità di seguire i lavori in tempo reale.

In tempi in cui l’odio sembra avere più megafoni della comprensione, Roma si propone ancora una volta come capitale del dialogo. Un ponte tra istituzioni e fedi che può – e deve – rappresentare un modello replicabile in tutto il mondo.

 Focus: Unione Interparlamentare (UIP)
Fondata nel 1889, è la più antica organizzazione internazionale politica. Riunisce oggi 179 Parlamenti nazionali e lavora per la promozione della democrazia, del dialogo e della cooperazione tra popoli.

 Tulia Ackson
Giurista e politica, è stata eletta presidente della UIP nel 2023. Prima donna a ricoprire tale incarico, è anche speaker del Parlamento della Tanzania. È una figura di punta nel dialogo tra Nord e Sud del mondo.

Card. Koovakad
Teologo indiano e diplomatico vaticano, il cardinale è noto per il suo impegno a favore del dialogo con l’Islam e le religioni orientali. Nel Dicastero per il dialogo interreligioso lavora per la cooperazione tra le fedi.

 

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