Periodico di informazione religiosa

Documento finale. XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi

da | 27 Ott 2024 | Teologia

Il Documento finale della XVI Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi è stato promulgato sabato 26 ottobre. Il testo consta di: 5 Parti (Il cuore della sinodalità; Sulla barca, insieme; «Gettate la rete»; Una pesca abbondante; «Anch’io mando voi»), una Introduzione e una Conclusione (Un banchetto per tutti i popoli).

Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione è stato il tema che ha guidato questo cammino triennale, il quale ha visto il coinvolgimento non solo dei Vescovi e dei Pastori, bensì dell’intero Popolo di Dio. Gli occhi e l’orientamento sono rimasti sempre fissi su nostro Signore Gesù Cristo: «Ci siamo sentiti avvolti dalla Sua misericordia e toccati dalla Sua bellezza. Vivendo la conversazione nello Spirito, in ascolto gli uni degli altri, abbiamo percepito la Sua presenza in mezzo a noi: la presenza di Colui che, donando lo Spirito Santo, continua a suscitare nel Suo Popolo una unità che è armonia delle differenze» (n. 1); accompagnati – questi – dall’ascolto reciproco e dalla speranza in scenari personali e globali sempre più riconciliati.

La testimonianza finale consegna alla Chiesa questa consapevolezza: «Passo dopo passo, abbiamo compreso che al cuore del Sinodo 2021-2024. Per una Chiesa sinodale. Comunione, partecipazione, missione c’è una chiamata alla gioia e al rinnovamento della Chiesa nella sequela del Signore, nell’impegno al servizio della sua missione, nella ricerca dei modi per esserle fedeli. Questa chiamata si fonda sulla comune identità battesimale, si radica nella diversità di contesti in cui la Chiesa è presente e trova unità nell’unico Padre, nell’unico Signore e nell’unico Spirito» (nn. 3-4). Tutto vissuto nella luce dell’ascolto della Parola di Dio e del discernimento comunitario; e custodendo il fervido auspicio: «Il processo sinodale non si conclude con il termine dell’attuale Assemblea del Sinodo dei Vescovi, ma comprende la fase attuativa. Come membri dell’Assemblea, sentiamo come nostro compito impegnarci nella sua animazione come missionari della sinodalità all’interno delle comunità da cui proveniamo. A tutte le Chiese locali chiediamo di proseguire il loro quotidiano cammino con una metodologia sinodale di consultazione e discernimento, individuando modalità concrete e percorsi formativi per realizzare una tangibile conversione sinodale nelle varie realtà ecclesiali (Parrocchie, Istituti di vita consacrata e Società di vita apostolica, Aggregazioni di Fedeli, Diocesi, Conferenze Episcopali, raggruppamenti di Chiese, ecc.). Andrà anche prevista una valutazione dei progressi compiuti in termini di sinodalità e di partecipazione di tutti i battezzati alla vita della Chiesa» (n. 9).

Le pagine che abbiamo da oggi tra le mani ci invitano a meditare: «Il Documento Finale esprime la consapevolezza che la chiamata alla missione è contemporaneamente la chiamata alla conversione di ogni Chiesa particolare e della Chiesa tutta, nella prospettiva indicata nell’Esortazione Apostolica Evangelii gaudium (cfr. n. 30)» (n. 11). Il loro filo conduttore rimane la Risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo: «Lo sviluppo del Documento Finale è guidato dai racconti evangelici della Risurrezione. La corsa al sepolcro nell’alba di Pasqua, l’apparizione del Risorto nel cenacolo e sulla riva del lago hanno ispirato il nostro discernimento e nutrito il nostro dialogo. Abbiamo invocato il dono pasquale dello Spirito Santo, chiedendo a Lui di insegnarci ciò che dobbiamo fare e mostrarci il cammino da seguire tutti insieme » (n. 12).

La Prima Parte del Documento invita tutti alla conversione, quale vocazione dello Spirito santo, e per camminare verso l’unità; la Seconda Parte invoca relazioni nuove e redente, una rinnovata concezione del ministero e un più generoso desiderio missionario; nella Terza Parte ritroviamo l’indicazione della conversione nei processi e nelle decisioni, accompagnata sempre dal discernimento comunitario; la Quarta Parte auspica una redenzione dei legami, all’insegna della povertà di spirito e dell’accoglienza dei doni di ciascuno; nella Parte Quinta viene augurata la formazione di un popolo di discepoli missionari.

La Conclusione del Documento consegna alla comunità cristiana la centralità della vita relazionale e la bellezza dell’armonia: «Vivendo il processo sinodale abbiamo preso nuova coscienza che la salvezza da ricevere e da annunciare passa attraverso le relazioni. La si vive e la si testimonia insieme. La storia ci appare segnata tragicamente dalla guerra, dalla rivalità per il potere, da mille ingiustizie e sopraffazioni. Sappiamo però che lo Spirito ha posto nel cuore di ogni essere umano il desiderio di rapporti autentici e di legami veri. La stessa creazione parla di unità e di condivisione, di varietà e intreccio tra diverse forme di vita. Tutto viene dall’armonia e tende all’armonia, anche quando soffre la ferita devastante del male. Il significato ultimo della sinodalità è la testimonianza che la Chiesa è chiamata a dare di Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo, Armonia di amore che si effonde fuori di sé per donarsi al mondo. Camminando in stile sinodale, nell’intreccio delle nostre vocazioni, carismi e ministeri, e, andando incontro a tutti per portare la gioia del Vangelo, possiamo vivere la comunione che salva: con Dio, con l’umanità intera e con tutta la creazione. Inizieremo allora già adesso a sperimentare, grazie alla condivisione, il banchetto di vita che Dio offre a tutti i popoli» (n. 154).

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