Roma. A partire da venerdì 6 settembre, circa 215 abati, priori e superiori della Confederazione Benedettina mondiale si riuniranno per due settimane a Sant’Anselmo per il Congresso degli Abati, che si tiene ogni quattro anni (Congressus OSB 2024). A loro si uniranno anche 22 rappresentanti della Communio Internationalis Benedictinarum, la rappresentanza dei monasteri e degli istituti femminili benedettini. Le giornate del Congresso prevedono tre discorsi programmatici, 33 workshop su vari temi (fragilità delle attuali comunità, la leadership, i valori benedettini nel mondo attuale, la formazione dei candidati, questioni di diritto canonico), oltre a presentazioni e discussioni nella Basilica e nelle aule dell’Ateneo. Sabato 14 settembre, festa dell’Esaltazione della Santa Croce, gli abati eleggeranno il nuovo Abate Primate, che assumerà la guida della Confederazione per i prossimi otto anni. A seguire alcuni momenti chiave dell’impegnativo calendario delle sessioni:
Lunedì 9: nel pomeriggio, arrivo degli abati e inizio dei lavori. A presiedere sarà D. Luca Fallica, Abate di Montecassino, secondo quanto previsto al n.294 della Lex propria della Confederazione: “Ius praesidendi electioni Abbatis Primatis pertinet semper, ob reverentiam Sancti Patris Benedicti, Abbati de regimine Montis Casini, et quotiescumque ipse impeditus sit Abbati de regimine Sublacensi, successive vero illi qui inter Praesides Congregationum munere est senior“. Martedì 10: l’Abate Primate uscente, D. Gregory Polan, terrà la relazione sugli otto anni del suo governo a capo della Confederazione, seguita da un’introduzione all’elezione da parte di D. Franziskus Berzdorf, Abate Presidente della Congregazione di Beuron. Avranno quindi inizio gli interventi delle singole Congregazioni, che segneranno lo svolgimento dei lavori anche nei giorni seguenti. Mercoledì 11: l’Abate Polan e le Congregazioni tracceranno il profilo del nuovo Primate e dei compiti che dovrà affrontare. La concelebrazione eucaristica del giorno sarà presieduta dal Card. José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione. Giovedì 12: il discorso di apertura della giornata è affidato a Sr. Nathalie Becquart XMCJ, dal 2021 Sottosegretaria al Sinodo dei Vescovi, con intervento di D. Matteo Ferrari, Priore di Camaldoli. Nel pomeriggio le congregazioni si ritroveranno per discutere dei candidati. Venerdì 13: interventi di D. Mauro-Giuseppe Lepori, Abate Generale dell’Ordine Cistercense sul tema della formazione e D. Bernardus Peeters, Abate Generale dell’Ordine Cistercense della Stretta Osservanza (Trappisti). Votazione esplorativa in vista di quella ufficiale. Sabato 14: elezione dell’Abate Primate, canto del Te Deum e Immissione nell’ufficio del nuovo Primate. Gli abati parteciperanno all’Udienza Generale con il Santo Padre Mercoledì 18 settembre. Giovedì 19 settembre il neo eletto Abate Primate presiederà la concelebrazione eucaristica.
Natura e struttura della Confederazione Benedettina. La Confederazione Benedettina è formata dalle Congregazioni e dai monasteri benedettini della Chiesa Cattolica. È stata fondata nel 1893 da Papa Leone XIII con il suo breve Summum Semper. I primi statuti organici della Confederazione si ebbero però solo dopo circa 60 anni, la Lex propria Confoederationis congregationum monasticarum Ordinis s. Benedicti(=LPCB), approvata da Pio XII con il breve Pacis vinculum nel 1952. Dopo il Concilio Vaticano II il testo della Lex propria è stato rivisto più volte. La Confederazione è una “fraterna consociatio” che unisce le varie Congregazioni monastiche, che tuttavia restano autonome nella propria sfera, ciascuna con le proprie costituzioni. La Confederazione benedettina è dunque un’associazione speciale che persegue come fine quello di procurare il bene comune di tutte le Congregazioni associate, senza ledere la loro autonomia. In forma straordinaria alla Confederazione può essere associato un singolo monastero, che si trova fuori congregazione. Organi di governo della Confederazione sono: il Congresso degli Abati, l’Abate Primate ed il Sinodo degli Abati presidi/presidenti.
Il Congresso degli Abati, che si tiene ogni quattro anni, è una forma collegiale di governo della Confederazione che riunisce in assemblea tutti gli abati ed i priori conventuali dei monasteri confederati. Non essendo un capitolo generale, la sua competenza è limitata all’elezione dell’Abate Primate, alle decisioni che riguardano l’insieme della Confederazione e al Collegio e Ateneo di S. Anselmo. Tali decisioni per essere obbliganti devono ottenere l’approvazione di due terzi dei votanti.
L’Abate Primate viene eletto dal Congresso degli Abati e resta in carica otto anni, ma può essere riconfermato per 4 anni e altri 4 anni. Se l’eletto non è abate, deve ricevere la benedizione abbaziale quanto prima. È allo stesso tempo a capo della Confederazione benedettina e abate di S. Anselmo in Roma, ed è annoverato tra i superiori maggiori (CIC/1983, can. 620). In quanto presidente della Confederazione, il Primate convoca e presiede il Congresso degli Abati e il Sinodo dei Presidi, vigilia sulla conservazione del patrimonio spirituale, culturale e ascetico, promuovere l’unione fraterna tra le Congregazioni, rappresenta la Confederazione di fronte alla Santa Sede e ne cura gli interessi generali. Esercita la sua giurisdizione sui monaci che, come professori, ufficiali o alunni, sono inviati a S. Anselmo dagli altri monasteri. Ricopre inoltre la carica di Gran Cancelliere dell’Ateneo S. Anselmo, di cui deve curare il buon andamento.
Il Sinodo dei Presidi è l’insieme dei 19 Abati delle Congregazioni monastiche maschili confederate. È organo collegiale di governo della Confederazione e Consiglio plenario dell’Abate Primate. L’Abate preposto a una Congregazione monastica viene infatti chiamato Abate Presidente, Abate Preside, Abate Generale o Arciabate. Il Sinodo dei Presidi viene convocato ogni due anni per trattare e decidere questioni riguardanti la Confederazione che non potrebbero essere differite fino al prossimo Congresso degli Abati, per preparare l’ordine del giorno del Congresso, per sollecitare l’esecuzione delle decisioni congressuali o pontificie e per consigliare l’Abate Primate nello svolgimento del suo incarico. Dal Sinodo dei Presidi viene eletto un consiglio ristretto di tre presidi, che assistono più da vicino il Primate nel governo della Confederazione. Uno di questi tre viene designato come vicario dell’Abate Primate, ed ha il compito di supplirlo in caso di assenza o di impedimento.