Una leggenda narra che a Siracusa, tanto tempo fa, abitasse una ragazza bellissima, soprannominata la Pillirina (pellegrina) che apparteneva a una famiglia facoltosa. Ella incontrò un pescatore del quale s’innamorò perdutamente. Sebbene anche l’uomo ricambiasse l’affetto della fanciulla, il loro amore non sarebbe mai stato ben visto dalla famiglia di lei, a causa delle umili origini del suo pretendente. Nacque, così, una relazione clandestina: i due innamorati erano soliti incontrarsi all’interno di una grotta, ma una notte, probabilmente a causa del mare troppo agitato, il pescatore non riuscì a far ritorno. La ragazza lo aspettò a lungo per giorni e giorni, con devozione, ma il suo amato non tornò. Distrutta dalla disperazione, la fanciulla scelse di togliersi la vita, gettandosi in mare per raggiungere, almeno simbolicamente, l’uomo che aveva tanto amato. Si narra che da allora, e ancora oggi, nelle notti in cui la luna piena illumina il cielo di quel bellissimo tratto di costa siracusana, i pescatori al largo della grotta riescano ancora ad avvistare la sagoma della Pillirina (pellegrina).
Nella splendida cornice di Ortigia a Siracusa, all’Ortigia film festival 2023 ormai alla sua quindicesima edizione, Fideliter incontra l’immensa Maria Grazia Cucinotta nei panni della Pillirina (pellegrina). In questo sfondo magico l’attrice racconta come abbia fatto sua la storia della protagonista da lei interpretata nel lavoro di Fausto Cavaleri prodotto da Tony Pellegrino, “La Pillirina”.
Com’è riuscita ad immedesimarsi nel ruolo di una persona con un dolore così immenso?
Ormai ho un’età per cui ho vissuto tante di quelle emozioni, che riesco ad attingere dal mio bagaglio personale con poca fatica. Però devo dire che appena ho visto il luogo magico della leggenda, quella baia stupenda mi ha trascinata in un vortice di emozioni che mi è sembrato subito che mi appartenesse. Non c’è recitazione, ma coinvolgimento, pathos e sentimento.
Ha accettato subito la proposta di interpretare la Pillirina?
Si, immediatamente, quando Tony – Pellegrino produttore- mi ha esposto la storia e mi ha raccontato questa leggenda, che non conoscevo, ho subito risposto di sì. Quando siamo arrivati nella baia con la grotta ho visto tutti i segni dell’amore coraggioso: cuori ovunque. Sui sassolini, sulla scogliera, tra le nuvole, i segnali dell’amore erano ovunque, quelle rocce e quelle conchiglie a forma di cuore, per me, sono la testimonianza di quanto accaduto.
La storia racconta di una donna che non ha potere decisionale nella sua vita. Com’è evoluto secondo lei questo problema nella società attuale?
Io penso che ci sia stata un’involuzione nelle relazioni in questi anni. Basti pensare a quante donne vengono uccise ogni giorno, in quanto donne. Gli amori sono possessivi e compulsivi, si è perso il rispetto per la donna come essere umano, come madre, non si guarda più in faccia la realtà di un problema serio che affligge i nostri tempi e purtroppo i femminicidi sono all’ordine del giorno.
Lei è molto orgogliosa della sua terra, è sempre stato così?
No assolutamente no, all’inizio mi vergognavo molto perché quasi venivo bullizzata per la mia cadenza sicula che cercavo di nascondere in ogni modo, quasi mi mordevo la lingua piuttosto. Da giovane aspetti il consenso di tutti, io sono anche dislessica e tutt’ora combatto con questa cosa, ma ho imparato a gestire i miei “mostri”. Ora sono fiera di essere siciliana e non potrei mai essere diversa da quella che sono.
C’è un’espressione in siciliano che preferisce?
Senza dubbio la parola a cui sono più legata in assoluto è “ciatu” cioè respiro, mi ricordo quando me lo diceva mia mamma ed è la cosa più bella che una mamma possa dire a un figlio, che è il suo respiro: ciatu miu.
Che rapporto ha una donna come lei con la bellezza?
Io non mi sento più bella di nessuno, semplicemente accetto il passare del tempo senza angoscia, ho paura degli aghi e non ricorro ai ritocchini, per cui mi sento autentica anche se spesso questa cosa non paga perché devo sentire commenti poco carini. Ma non posso lamentarmi perché con me sono sempre tutti molto gentili e i complimenti più sinceri e di cuore li ho ricevuti più spesso da altre donne.