Nell’agenda dei lavori nelle Camere e in Commissione nei prossimi giorni il disegno di legge, il n. 939 che istituisce il cammino “La via dell’Occidente“, un itinerario culturale volto a valorizzare il patrimonio culturale nazionale e a preservarne la memoria e l’identità. Il progetto sostiene il progresso socio-economico dei territori sui quali insiste e beneficia degli interventi finanziari a favore della crescita economica delle regioni meridionali italiane e le iniziative di promozione e valorizzazione dei cammini religiosi per il Giubileo della Chiesa cattolica per l’anno 2025. Questi monumenti sono la dimostrazione dell’impatto culturale e religioso che Benedetto da Norcia, patrono d’Europa, e la sua Regola, fondata sull’Ora et labora, ebbero nello sviluppo della civiltà europea. Il ddl si focalizza sulla “valorizzazione del patrimonio culturale dell’Occidente ed europeo delle abbazie, degli insediamenti benedettini medioevali e dei cammini e dei territori delle province sui quali insistono”. Un’occasione da non perdere per L’Aquila, candidata a Capitale della Cultura 2026, città crocevia di cammini religiosi e al cuore di una vasta rete di monasteri e conventi, che hanno fatto la storia dell’Abruzzo. Il disegno di legge si associa all’iniziativa approvata in data 8 settembre 2023 dal Consiglio direttivo della Commissione nazionale italiana per l’UNESCO “Insediamenti benedettini altomedioevali in Italia” (Early medieval Benedictine settlements in Italy), ai fini della loro iscrizione alla lista del patrimonio mondiale della Convenzione UNESCO.
È prevista inoltre la creazione del Marchio benedettino, costituito dall’immagine di San Benedetto e dalla data del 529, anno di fondazione dell’Abbazia di Montecassino. Il Marchio benedettino può essere utilizzato solo dai monasteri benedettini, sui loro beni materiali e immateriali. Sottostante il Marchio benedettino, centralmente, ciascun monastero può apporre il proprio emblema. Ai fini poi della valorizzazione, promozione, restauro e recupero del patrimonio delle farmacie monastiche e degli orti medievali, il Ministero della Cultura provvederà a istituire anche un albo delle farmacie monastiche e degli orti medioevali e soggetto capofila sarà l’Abbazia di Montevergine (Avellino). La copertura finanziaria prevista è pari a 24 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025, 2026 e 2027. Una relazione biennale affidata al Ministero della Cultura vigilerà sullo stato di attuazione di tutte le iniziative.
“Il presente disegno di legge intende, quindi, far riscoprire il vasto mondo culturale europeo, interessante e stimolante, dai contenuti complessi, costituito da abbazie, chiese, monasteri, biblioteche, lavori di intaglio, dipinti, maioliche, oggetti rituali, custodi ed espressione del sapere religioso, di conoscenze scientifiche, di farmacopea-erbe medicinali e liquori – e mediche, dell’arte delle costruzioni, di utilizzo del suolo a fini agricoli, delle arti liberali”, si legge nel ddl. Il percorso dei luoghi benedettini è la (ri)scoperta di un monachesimo che ha profondamente influenzato la formazione culturale e politica dell’Europa, quell’Europa degli studi, delle arti, delle università, dei lavori, dei mestieri, delle professioni, degli scambi culturali ed economici, delle comunità e dei suoi valori. Luoghi dello spirito e di lavoro uniti tra loro da strade di terra e d’acqua, in una logistica europea e mediterranea che contiene paesi, mercati, luoghi di sosta e di raccoglimento spirituale che è costituita da cammini penitenziali, dalla via Cavense e Verginiana, da cammini dedicati a San Giacomo e all’Arcangelo Michele. Vie di pellegrinaggio e di penitenza, autostrade dello spirito, ma anche del movimento e trasporto di merci e persone, paragonabili agli attuali corridoi europei. Ben venga il progetto se, come recita l’art. 1 di questo disegno di legge, “la Repubblica promuove e valorizza gli insediamenti benedettini medievali e altomedievali quali luoghi della cultura e della storia del continente europeo e dell’Unione europea”.