Periodico di informazione religiosa

Nel Cuore del Salvatore. L’omelia di papa Leone XIV

da | 28 Giu 2025 | Liturgia

«Oggi, Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, Giornata per la santificazione sacerdotale, celebriamo con gioia questa Eucaristia nel Giubileo dei Sacerdoti. Mi rivolgo, perciò, prima di tutto a voi, cari fratelli presbiteri, venuti presso la tomba dell’apostolo Pietro a varcare la Porta santa, per tornare ad immergere nel Cuore del Salvatore le vostre vesti battesimali e sacerdotali»; il Vescovo di Roma ha presieduto la celebrazione eucaristica – in questo solenne venerdì – nella Basilica Vaticana.

Le parole di Robert Prevost hanno declinato il messaggio proposto e vissuto nella liturgia: «Parlare del Cuore di Cristo in questa cornice è parlare dell’intero mistero dell’incarnazione, morte e risurrezione del Signore, affidato in modo particolare a noi affinché lo rendiamo presente nel mondo». Egli ha sottolineato l’amore divino per l’umanità e la storia: «Ci ricorda, così, in un tempo di grandi e terribili conflitti, che l’amore del Signore, da cui siamo chiamati a lasciarci abbracciare e plasmare, è universale, e che ai suoi occhi – e di conseguenza anche ai nostri – non c’è posto per divisioni e odi di alcun tipo».
Papa Leone XIV ha rilanciato ai fedeli ciò che disse già nella Messa solenne di inizio del pontificato, cioè il desiderio di unità, di amore, di fraternità e di pace: «Riconciliati, uniti e trasformati dall’amore che sgorga copioso dal Cuore di Cristo, camminiamo insieme sulle sue orme, umili e decisi, fermi nella fede e aperti a tutti nella carità, portiamo nel mondo la pace del Risorto, con quella libertà che viene dal saperci amati, scelti e inviati dal Padre».
Il Pontefice ha poi rivolto un pensiero particolare agli ordinandi, nel giorno in cui hanno ricevuto il secondo grado dell’ordine sacro: «Ed ora, prima di concludere, mi rivolgo a voi, carissimi Ordinandi, che tra poco, per l’imposizione delle mani del Vescovo e con una rinnovata effusione dello Spirito Santo, diventerete sacerdoti. Vi dico alcune cose semplici, ma che ritengo importanti per il vostro futuro e per quello delle anime che vi saranno affidate. Amate Dio e i fratelli, siate generosi, ferventi nella celebrazione dei Sacramenti, nella preghiera, specialmente nell’Adorazione, e nel ministero; siate vicini al vostro gregge, donate il vostro tempo e le vostre energie per tutti, senza risparmiarvi, senza fare differenze, come ci insegnano il fianco squarciato del Crocifisso e l’esempio dei santi. E a questo proposito, ricordate che la Chiesa, nella sua storia millenaria, ha avuto – e ha ancora oggi – figure meravigliose di santità sacerdotale: a partire dalle comunità delle origini, essa ha generato e conosciuto, tra i suoi preti, martiri, apostoli infaticabili, missionari e campioni della carità. Fate tesoro di tanta ricchezza: interessatevi alle loro storie, studiate le loro vite e le loro opere, imitate le loro virtù, lasciatevi accendere dal loro zelo, invocate spesso, con insistenza, la loro intercessione! Il nostro mondo propone troppo spesso modelli di successo e di prestigio discutibili e inconsistenti. Non lasciatevene affascinare! Guardate piuttosto al solido esempio e ai frutti dell’apostolato, molte volte nascosto e umile, di chi nella vita ha servito il Signore e i fratelli con fede e dedizione, e continuatene la memoria con la vostra fedeltà».

Ultimi articoli

Author Name