Dal dramma della malattia alla guarigione inspiegabile. La storia della lucana Antonia Raco, guarita dalla Sclerosi Laterale Primaria dopo un bagno nelle piscine di Lourdes, è ora ufficialmente riconosciuta come miracolo. Il Vescovo Orofino: “Segno inequivocabile della presenza di Dio tra il suo popolo”
Un nuovo raggio di luce si accende nel cuore della cristianità. A Lourdes, uno dei luoghi più amati e frequentati dai pellegrini di tutto il mondo, è stato ufficialmente riconosciuto il 72° miracolo nella lunga storia del Santuario mariano. Si tratta della guarigione di Antonia Raco, originaria della diocesi di Tursi-Lagonegro (Basilicata), affetta da una forma grave e progressiva di sclerosi laterale primaria, guarita improvvisamente e definitivamente dopo un pellegrinaggio nel luglio del 2009.
L’annuncio solenne è stato proclamato mercoledì 16 aprile 2025 da Mons. Vincenzo Carmine Orofino, vescovo di Tursi-Lagonegro, durante la Messa del Crisma celebrata nella Cattedrale di Maria SS. Annunziata a Tursi. Un momento di profonda commozione e partecipazione, in cui la comunità ecclesiale ha reso lode a Dio per un evento che, secondo la dichiarazione ufficiale, “ha inequivocabile valore di segno divino”.
Dal buio alla luce: la vicenda di Antonia Raco
Tutto ha inizio nel 2004, quando Antonia, allora una donna attiva e autonoma, inizia a manifestare disturbi motori. Le sue condizioni peggiorano rapidamente: difficoltà nel camminare, problemi alla parola, disfagia. Due anni più tardi arriva la diagnosi spietata: sclerosi laterale primaria, una patologia neurodegenerativa rara e incurabile.
Nel luglio del 2009, ormai affaticata e priva di speranza, Antonia parte con un pellegrinaggio organizzato dall’UNITALSI verso Lourdes. È lì, nelle acque delle piscine del Santuario, che avverte una sensazione inspiegabile: un improvviso benessere, una leggerezza nuova. Al ritorno a casa, inizia a muoversi da sola. I sintomi svaniscono. Antonia torna a vivere.
Un’indagine rigorosa e un giudizio unanime
Non si tratta di una suggestione passeggera. I controlli medici successivi, condotti in Italia e in Francia, confermano l’assenza totale dei segni della malattia. Nel 2010 il caso viene sottoposto al Bureau des Constatations Médicales di Lourdes, e da lì prende avvio un percorso lungo e scrupoloso. Tra il 2012 e il 2016, il dossier viene analizzato da specialisti, tra cui il Dipartimento di Neurologia dell’Università di Milano. Nel 2017, arriva il parere del Comitato Medico Internazionale di Lourdes (CMIL): la guarigione è “inspiegabile secondo le attuali conoscenze mediche”.
Nel novembre 2024, il vescovo di Tarbes e Lourdes, Mons. Jean-Marc Micas, trasmette ufficialmente la comunicazione a Mons. Orofino. A sua volta, il presule lucano istituisce una Commissione medico-teologica e nomina un Delegato vescovile per valutare il caso dal punto di vista ecclesiale. Il verdetto è unanime: si tratta di un miracolo.
“Maria, potente mediatrice di Grazia”
La dichiarazione formale del miracolo è avvenuta nella cornice più solenne dell’anno liturgico diocesano, la Messa del Crisma. Davanti al clero e al “Popolo santo di Dio”, Mons. Orofino ha pronunciato parole forti: “Si renda lode a Dio, che con questo segno divino ha nuovamente manifestato la sua presenza in mezzo al suo Popolo e ci ha dato quale potente mediatrice di Grazia la sua SS. Madre, Maria Immacolata”.
Il riconoscimento ha avuto un’eco immediata anche a Lourdes, dove la notizia è stata accolta con gioia e commozione. Il 72° miracolo ufficiale rafforza il messaggio di speranza che da oltre 160 anni sgorga dalla Grotta di Massabielle: quello di un Dio che non abbandona e che, attraverso la Madre, continua a sfiorare la vita dei suoi figli con gesti di misericordia.
Un messaggio per il nostro tempo
In un mondo lacerato da guerre, malattie, e solitudini, la guarigione di Antonia Raco appare come una luce che squarcia le tenebre. È un invito alla fede, alla preghiera, alla fiducia nel mistero. Ma anche una chiamata alla responsabilità: quella di accogliere i segni di Dio con gratitudine e di lasciarsi trasformare da essi.
Lourdes continua a parlare. E lo fa non solo con l’acqua delle sue fonti, ma con la testimonianza viva di chi, come Antonia, ha toccato con mano l’inspiegabile. E oggi cammina, nella carne e nello spirito, come segno del Dio che guarisce.