Proprio in questi giorni arriva in libreria “Lo stupore di un incontro. Il cristianesimo, in poche parole“, a cura di Lucio Brunelli (LEV, Libreria Editrice Vaticana).
Si tratta di un’antologia di discorsi e testi di Papa Francesco che mette in luce un “magistero-testimonianza”, attraverso il linguaggio vivo e immediato della sua predicazione.
Stupore, misericordia, periferie, discernimento, mondanità: sono alcune delle parole-chiave che ritornano nei testi scelti, parole semplici e incisive che il Papa argentino ha ripetuto nel tempo per raccontare l’essenza del cristianesimo. Sempre mantenendo uno stile chiaro, accessibile a tutti, intessuto di aneddoti, episodi di vita quotidiana, incontri, per mostrare una fede concreta, vissuta, capace di toccare il cuore. Una cifra comunicativa che si radica in una convinzione profonda, mai disattesa: «Lo stile di Dio è vicinanza, compassione e tenerezza».
Il volume raccoglie alcuni dei momenti più autentici del magistero di Francesco: le omelie pronunciate a braccio a Casa Santa Marta, le catechesi del mercoledì, le meditazioni pronunciate prima dell’Angelus domenicale. Non si tratta solo di insegnamenti formali, ma di un magistero che passa anche attraverso i gesti, gli sguardi, i silenzi e gli abbracci: un modo di comunicare che va oltre le parole scritte e raggiunge direttamente la vita delle persone.
Lucio Brunelli, nella sua introduzione, osserva:
«In questi anni Papa Francesco ci ha fatto compagnia in tanti modi. A volte comunicava anche solo con l’espressione del viso, con una battuta, con il gesticolare delle mani, con uno dei suoi abbracci, con il raccoglimento della sua preghiera. Ma se cerchiamo il cuore del suo pontificato, non possiamo prescindere dalla sua predicazione. Le omelie pronunciate a braccio nelle messe a Casa Santa Marta, le catechesi del mercoledì, le meditazioni dell’Angelus… Qui possiamo trovare il centro vero del suo multiforme magistero: rimettere in primo piano il mistero di Cristo, l’umanità del Signore, la sua misericordia, il nostro stupore».
Uno stupore che ha attraversato tutta la sua esperienza di Papa, a partire da quel primo, memorabile saluto dalla loggia di San Pietro — “Fratelli e sorelle, buonasera” — e che ritorna, con forza intatta, nei testi raccolti in questo volume.
Un cristianesimo narrato “in poche parole”, ma con la forza di chi ha incontrato Cristo davvero e ne trasmette la tenerezza senza mai stancarsi.