Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci prenda a cuore. Non è possibile vivere questa vita senza essere aiutati a trovare qualcosa che renda significativo il nostro vivere. La parabola che Gesù racconta nel Vangelo di Matteo della XXV domenica del tempo ordinario, tenta di gettare luce proprio su questo struggente bisogno presente nel cuore di ogni donna e di ogni uomo di questo mondo. Dietro infatti l’immagine di un disoccupato che aspetta di essere ingaggiato, è nascosto il dramma di ognuno nel voler trovare uno scopo alla propria vita. Il padrone del racconto non si comporta come un despota affamato di guadagno, ma come un compassionevole uomo che si sente addosso la responsabilità di riempire via via durante la giornata la vita delle persone che incontra: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”. E importa poco se man mano che passano le ore la giornata diventa sempre più corta e gli operai rischiano di essere tagliati fuori da qualunque forma di ingaggio. Fino all’ultimo istante utile questo padrone va alla ricerca di chi è girovago e disperato in cerca di qualcuno che gli dia uno scopo, e trovatili li manda a lavorare anche solo per pochi minuti utili. Al momento della paga tutti sono pagati a stipendio pieno, anche coloro che hanno lavorato pochissimo. Ecco che scatta la protesta di quelli che hanno fatto tutte le ore di lavoro. Vorrebbero una maggiorazione nel compenso ma il padrone gli dà ciò che avevano pattuito e rivela una logica incomprensibile per la maggior parte degli uditori: “Il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”. Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi»”. Se Dio non usasse questo “ingiusto” modo di distribuire il Suo Amore, chi mai si potrebbe salvare? Infatti l’Amore di Dio non ci chiede di essere perfetti ma di lasciarci afferrare anche quando siamo caduti in basso e magari ormai siamo agli sgoccioli. Se persino il buon ladrone si è potuto salvare all’ultimo istante, allora c’è speranza anche per noi. Ma basta aspettare, è ora di lasciarci ingaggiare (convertirci).