Pier Luigi Guiducci, Quella casa che vola. La storia delle sacre pietre di Loreto. Contesto storico. Tradizione. Documenti. Ricerche. Indagine archeologica. Analisi. Evidenze (NuoveVoci I Saggi) Albatros, Roma 2024 pp.168
La presente pubblicazione, che si inserisce nel vasto filone di ricerche – storiche, archivistiche, cultuali – intorno alla Santa Casa di Loreto (AN), è frutto del decennale lavoro del professore Pier Luigi Guiducci, Storico della Chiesa e Giurista, il cui curriculum vanta la produzione di migliaia e migliaia di pagine.
Il piccolo volume che oggi possiamo leggere è stato definito da fra Giuseppe Santarelli, OFMCap, «una piccola summa della traslazione e della struttura della Santa Casa nei suoi vari aspetti, riesaminate con acume e con meditate ipotesi» (Prefazione, p. 12); esso consta di 6 capitoli: (I) Il contesto storico. La piccola chiesa di S. Maria di Loreto sul colle Prodo. La “Questione Lauretana”; (II) La ricerca archeologica. I graffiti; (III) Alcune evidenze. Le testimonianze di Lapponi e di Thédenat. Le monete. Il Chartuliarium Culisanense; (IV) L’operazione del trasporto. Motivi. Attori. Le pietre prelevate dalla Casa di Maria. Porti. Scelta finale; (V) I materiali della Camera di Maria a Loreto. Pietre e mattoni; (VI) Alcune annotazioni di sintesi; l’Introduzione; Allegati; Alcune indicazioni bibliografiche.
Il libro si apre mettendo – immediatamente – in evidenza l’irta “questione lauretana”, la quale tiene vivo il dibattito – in merito alle “sacre pietre” custodite nelle Marche – sulla loro traslazione per «ministero angelico», oppure per trasporto «via mare» (p. 13).
La I Parte, quindi, permette al lettore di rivivere alcune tappe storiche: 1291-1294 (traslazione della Camera di Maria da Nazareth al colle Prodo); furto di oggetti preziosi avvenuto in tale luogo di culto (1312); il Rosarium di santa Caterina da Bologna (1440); lo scritto Virginis Mariae Loretae Historia (1469) del canonico umanista di Brescia, Giacomo Ricci; il racconto Traslatio miraculosa Ecclesie Beate Mariae Virginis de Laureto(1472 ca), di Pietro di Giorgio Tolomei; il lavoro del beato carmelitano Giovanni Battista Spagnoli (1489), Historia ecclesiae Lauretanae; l’intervento del frate Minore Francesco Suriano, Custode di Terra Santa (1485); la contestazione del vescovo Pietro Paolo Vergerio (1554); gli studi autorevoli dei vescovi di Recanati-Loreto Felice Paoli e Stefano Bellini e del sacerdote Joseph Anton Vogel; le rivelazioni personali della mistica Anna Caterina Emmerick (1774-1824); la contestazione a opera di uno scrittore di Piacenza, Pietro Giordani (1818); l’intervento del pontefice Pio IX (1852), sul sì al trasporto umano; gli studi del sacerdote anglicano Arthur Penrhyn Stanley (1815-1881) e quelli di Domenico Bartolini (1861); le posizioni critiche del barnabita fiorentino Leopoldo De Feis (1905) e quelle di monsignor Ulysse Chevalier (1906); per concludere con i pronunciamento dei Papi successivi, fino a quelli di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
La II Parte del libro evidenzia i «graffiti lasciati da antichi pellegrini», in armeno, georgiano e – di notevole importanza – in greco.
Le numerose monete ritrovate – grazie a ricerche archeologiche –nel primo muro di sostegno della Camera di Maria «attestano un’affluenza di pellegrini già agli inizi del XIV sec.» (III Parte –p. 73). Nella IV Parte – invece – «sono stati affrontati vari aspetti: i motivi del trasferimento, le pietre prelevate dalla casa di Maria, gli attori della vicenda, i porti di transito, le ragioni della scelta finale» (p. 83).
La V Parte ha visto lo studio dei mattoni, la struttura dei muri, la stanza e la grotta. Nella VI Parte, il nostro autore – per fare sintesi – riprende «il dibattito sulla questione lauretana» (p. 127) e la centrale realtà dei «pellegrinaggi» (p. 133).
La bibliografia utilizzata risulta molto ricca e recentissima.
Siamo grati al professore Guiducci per questo appassionato studio, che ci permette di appropriarci di una millenaria storia, arricchita da una viva tradizione di fede.