Mercoledì 7 maggio si apre ufficialmente il Conclave per eleggere il nuovo Papa. Nel pomeriggio si terrà la prima votazione, che porterà alla tanto attesa fumata. La mattina, invece, i cardinali si riuniranno per la solenne Messa “Pro eligendo Pontefice”, prima di varcare i portoni della Cappella Sistina. A sovrintendere alle delicate procedure del Conclave sarà il cardinale Pietro Parolin, mentre la celebrazione eucaristica sarà presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re. Già da oggi, 28 aprile, la Sistina è chiusa ai visitatori: la Santa Sede ha confermato ufficialmente che l’inizio delle operazioni è fissato per il 7 maggio, con la presenza di 133 cardinali elettori, tutti sotto la soglia degli ottant’anni.
“Abbiamo voluto concedere il tempo necessario per predisporre ogni dettaglio organizzativo”, ha spiegato il direttore della Sala Stampa Vaticana, Matteo Bruni.
Nel frattempo, stamani si è svolta la quinta congregazione generale dei cardinali, con la partecipazione di oltre 180 porporati, di cui circa 100 aventi diritto al voto.
Le Congregazioni: cosa accade dietro le porte chiuse
L’incontro si è aperto con il solenne giuramento, come prescritto dalla costituzione apostolica Universi Dominici Gregis. Durante la sessione è stata inoltre rinnovata la composizione della cosiddetta congregazione particolare, che affianca il camerlengo: il cardinale Reinhard Marx è stato confermato nel suo ruolo di coordinatore del Consiglio per l’Economia, mentre il cardinale Luis Antonio Tagle e il cardinale Dominique Mamberti sono stati sorteggiati come nuovi membri. Nella mattinata si sono susseguiti una ventina di interventi, incentrati su tematiche decisive per il futuro della Chiesa:
– il rapporto con il mondo moderno,
– l’urgenza dell’evangelizzazione,
– il dialogo interreligioso,
– la drammatica questione degli abusi.
“Si è riflettuto molto sulle caratteristiche che il prossimo Papa dovrà incarnare per affrontare efficacemente queste sfide”, ha spiegato Bruni.
Dentro la Sistina: come funziona il Conclave
Una volta entrati nella Cappella Sistina, i cardinali saranno completamente isolati dal resto del mondo, senza possibilità di comunicazione esterna. Il primo pomeriggio vedrà una sola sessione di voto; nei giorni successivi si potrà votare fino a quattro volte al giorno. Per eleggere il nuovo pontefice serve una maggioranza qualificata: almeno due terzi dei voti. Se dopo tre giorni consecutivi non si raggiungerà una decisione, il regolamento prevede una giornata di preghiera e riflessione.
Tutti gli occhi, intanto, saranno puntati sul famoso comignolo della Sistina:
– Fumo nero, che significherà che non è stato ancora scelto un successore;
– Fumo bianco, che annuncerà al mondo intero che un nuovo Papa è stato eletto.
Il Conclave si apre dopo la morte di Papa Francesco, scomparso a 88 anni il Lunedì di Pasqua. Il suo funerale si è svolto sabato scorso, raccogliendo l’omaggio commosso di migliaia di fedeli.
Non si sa quanto dureranno le votazioni: la storia recente insegna che i due precedenti conclavi (2005 e 2013) si conclusero in appena due giorni. Il mondo attende ora il volto e il nome del nuovo Successore di Pietro.