L’Avvento con Gregorio Magno. 21 dicembre 2023, terzo giovedì di Avvento
L’incontro delle due madri, Maria ed Elisabetta e quello del Messia con il suo Precursore sono l’espressione di un unico, grande cantico di lode e di ringraziamento a Dio per la sua presenza salvifica in mezzo agli uomini. Il clima è veramente umano, intriso di gesti di servizio e tenerezza: la più grande si fa dono verso la più piccola, come Gesù verso il Battista. Maria viene a visitarci: forse non ci abbiamo mai pensato. Ci visita spesso, tutti i giorni, come se fossimo suoi amici e parenti prossimi. La Vergine ha un numero immenso di amici e parenti da visitare per portar loro aiuto, con la sua presenza umile e discreta, nelle necessità più urgenti e quotidiane. È questo il senso più profondo di tale mistero: le visite innumerevoli, semplici, personali, per ognuno di noi, che Maria moltiplica nelle latte vite a ogni momento, a ogni difficoltà.
Lo spirito profetico di Elisabetta
Talora il cuore di chi profetizza è toccato in ordine al passato e al presente, come pure in ordine al futuro. Così Elisabetta, vedendo Maria venire a lei, riconobbe che essa portava in grembo il Verbo incarnato, e subito la chiamò madre del suo Signore: “A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?” (Le 1,43). Anche a Giuseppe circa il concepimento del Signore era stato detto per mezzo dell’angelo: “Ciò che è generato in lei è opera dello Spirito santo” (Mt 1,20). È proprio di questo che Elisabetta parla: “Beata te che hai creduto, perché si compiranno le parole che ti sono state dette dal Signore” (Lc 1,45). Dicendo: “Beata te che hai creduto”, Elisabetta dimostra chiaramente che ha conosciuto per mezzo dello Spirito le parole dell’angelo a Maria; e aggiungendo: “Si compiranno le parole che ti sono state dette dal Signore“, essa ha visto in anticipo ciò che sarebbe accaduto in futuro. È dunque in ordine al passato e al presente, e anche in ordine al futuro, che essa è stata toccata dallo spirito di profezia, poiché ha conosciuto che Maria aveva creduto alle promesse dell’angelo, e chiamandola madre ha riconosciuto che essa portava nel suo grembo il Redentore del genere umano, e predicendo che tutto si sarebbe compiuto, ha previsto ciò che sarebbe accaduto in futuro.
Dalle Omelie su Ezechiele I,I,8