«Ci siamo! Ci siamo! È iniziata l’avventura della GMB, la Giornata Mondiale dei Bambini. Ci siamo radunati qui allo Stadio Olimpico, per dare il “calcio d’inizio” a un movimento di bambine e bambini che vogliono costruire un mondo di pace, dove siamo tutti fratelli, un mondo che ha un futuro, perché vogliamo prenderci cura dell’ambiente che ci circonda»: sono state queste le prime espressioni utilizzate da papa Francesco nel suo Discorso, in occasione della prima Giornata Mondiale dei Bambini, svoltasi sabato scorso nello stadio Olimpico di Roma. Egli ha affermato: «In voi, bambini, tutto parla di vita, di futuro. E la Chiesa, che è madre, vi accoglie, vi accompagna con tenerezza e con speranza»; e ha invitato le migliaia di bambine bambini presenti a meditare sull’attuale dramma della guerra, che in alcuni Paesi sta facendo soffrire fanciulli innocenti, affermando: «Siete addolorati perché tanti vostri coetanei non possono andare a scuola. Ci sono bambine e bambini che non possono andare a scuola. Sono realtà che anch’io porto nel cuore, e prego per loro. Preghiamo per i bambini che non possono andare a scuola, per i bambini che soffrono le guerre, per i bambini che non hanno da mangiare, per i bambini che sono malati e nessuno li cura».
Il Vescovo di Roma ha incoraggiato i presenti, dicendo loro: «Cari bambini, andiamo avanti e abbiamo gioia. La gioia è salute per l’anima. Care bambine e bambini, Gesù nel Vangelo ha detto che vi vuole bene».
Nel lungo dialogo con le bambine i bambini partecipanti alla GMB, il Santo Padre ha – poi – risposto alle loro domande; intorno ai temi della pace, al mondo migliore, all’amore verso tutti, al lavoro e alla povertà, all’aiuto reciproco, alla situazione degli anziani, alle responsabilità degli adulti.